Roma, 3 ago — Non ci sono solo le potenziali reazioni avverse del vaccino anti-Covid a dover preoccupare; spesso, a venire in gioco, sono infatti le disfunzioni burocratiche e amministrative degli apparati sanitari e che in generale contraddistinguono gli apparati pubblici italiani: nel caso di specie, l’allarme è stato lanciato nel modenese, specificamente nel piccolo centro di Pavullo, dove trentatré bambini risultano aver ricevuto l’inoculazione in un arco temporale superiore rispetto quello prescritto, successivo lo scongelamento delle dosi vaccinali.
Vaccini mal conservati ai bambini
La notizia, trapelata da alcuni giorni, è stata poi spiegata in ogni minimo dettaglio dal quotidiano La Gazzetta di Modena. Proprio in questi giorni, i genitori dei bambini, aventi tutti una età compresa tra i cinque e gli undici anni, sono stati contattati telefonicamente dalla Ausl modenese: i medici hanno chiesto ai genitori di portare i loro bambini in ospedale, al fine di effettuare test medici per verificare la copertura anticorpale generata dal vaccino.
Il siero è di marca Pfizer
Secondo quanto riporta il quotidiano emiliano, si tratterebbe di vaccinazioni realizzate somministrando il farmaco Pfizer, tra maggio e giugno scorsi. Il problema palesatosi è quello dell’utilizzo dei flaconi che erano stati scongelati da più di dieci settimane, l’arco temporale massimo delineato e previsto dai protocolli sanitari. «La somministrazione a minori è stata effettuata con una tempistica successiva a quella raccomandata, ad oggi, dalla ditta produttrice come ottimale in termini di efficacia, vale a dire 70+2 giorni dopo lo scongelamento», fanno sapere dalla Ausl.
Nessun malore, per fortuna
Fortunatamente fino ad oggi, nessuno dei bambini ha avuto malori, malesseri o eventi avversi, anche se andrà appurato se quei vaccini, somministrati oltre il tempo massimo prescritto abbiano potuto ingenerare gli anticorpi. Evidente e comprensibile comunque la forte preoccupazione dei genitori. E di certo un episodio che non aumenterà la popolarità di vaccini che, col passare del tempo e con le varianti del virus, pongono sempre più interrogativi in termini di reale efficacia e sicurezza.
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Cristina Gauri