Bruxelles, 21 nov. – “Un’imminente e molto grave minaccia nella regione di Bruxelles che richiede l’assunzione di specifiche misure di sicurezza così come di raccomandazioni alla popolazione”. Il Ministero dell’Interno del Belgio non usa mezzi termini per descrivere il rischio di un possibile attentato a Bruxelles in questi giorni. Nella capitale belga infatti, lo stato di allerta è stato portato dal livello tre al quattro, ovvero il massimo possibile. L’invito alla popolazione è quello di “evitare posti con alte concentrazioni di persone nella regione di Bruxelles: concerti, stazioni ferroviarie e aeroporti, trasporti pubblici, le zone ad altra concentrazione commerciali”.
L’idea di un attentato non solo viene presa in considerazione, ma dalle indicazioni fornite sembra quasi che le autorità lo stiano “aspettando”. “Non contribuite a diffondere voci infondate ed attenetevi solo alle informazioni ufficiali delle autorità locali e della polizia”, prosegue la nota del Ministero dell’Interno belga, che chiede inoltre di “facilitare i controlli di sicurezza“. Una comunicazione del genere presuppone che le autorità di Bruxelles abbiano in mano degli elementi concreti e più dettagliati, che al momento però, per motivi di “indagini in corso” non saranno forniti. Certo non c’è da stare sicuri e questo si è capito, anche alla luce della chiusura precauzionale di tutte le stazioni della metropolitana e del più grande cinema multisala, oltre che dell’annullamento di importanti concerti. Anche il campionato di calcio di prima e seconda divisione è stato sospeso.
“Non faremo commenti sull’inchiesta per motivi di sicurezza – dichiarato il premier belga Charles Michel – il centro anti-crisi rivedrà il livello d’allarme domani a mezzogiorno, nel frattempo raccomandiamo a tutti i cittadini di rispettare le consegne di sicurezza e tenersi informarti sui canali ufficiali”. Il premier ha inoltre sottolineato che “si agisce a causa di una minaccia di attentati in diversi posti da parte di diversi individui”.