Milano, 3 nov – “Sono entrati dai sotterranei, eravamo in tre all’interno dell’agenzia quando mi sono accorto ho urlato ‘c’è una rapina’ ed una collega è riuscita a scappare”. E’ quanto dichiarato dal direttore della filiale della Credit Agricole di piazza Ascoli a Milano, svaligiata questa mattina. Una rapina da film, con i banditi (non è ancora chiaro quanti fossero, secondo gli investigatori probabilmente un gruppo composto da 6 persone) in fuga attraverso le condotte fognarie. In pratica sono entrati nei tombini e hanno fatto perdere le proprie tracce. A poco è servito, almeno al momento, l’intervento delle forze dell’ordine che hanno isolato la piazza in cui è avvenuto il colpo in banca. La polizia ha controllato anche i palazzi attorno alla filiale ma nulla, perché i rapinatori sono entrati e usciti da un buco scavato da un edificio adiacente e poi sono spariti letteralmente sottoterra.
Un piano studiato (quasi) alla perfezione
Pare che i malviventi siano riusciti a sottrarre soltanto il contenuto di alcune cassette di sicurezza, perché la cassaforte ha la temperatura temporizzata e avrebbero dovuto attendere il momento giusto per aprirla. Troppo poco tempo a disposizione, ma in ogni caso il piano era ben studiato visto che sono riusciti a dileguarsi nel nulla in modo decisamente incredibile. L’azione dei banditi non è stata poi troppo cruenta, nel senso che non è stato esploso alcun colpo di arma da fuoco. Anche se l’Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) ha reso noto che alcune persone coinvolte sono state visitate: “un uomo colpito alla testa da calcio di pistola”, il direttore della banca che ha riportato una contusione e due donne dipendenti della banca, una sotto shock ma incolume e un’altra che è riuscita a fuggire mentre era in corso la rapina.
Nel pomeriggio la polizia scientifica ha ispezionato le fogne che circondano la banca e dai rilevamenti è emersa la presenza di un tunnel, verosimilmente scavato dai rapinatori, alto 1 metro e 20 centimetri e largo 80. Un tunnel che collega direttamente le fogne al caveau della banca.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Quasi senza colpo ferire. Non tutti sono Albert Spaggiari, comunque una considerazione: ci sono in giro degli “elementi” che se solo fossero posti nelle condizioni di fare darebbero la paga a molti nel “mondo del lecito”. Ma in democrazia li si lascia marcire, talvolta pure in galera, senza riconoscerlo. Documentandosi si scopre che c’era un po’ più meritocrazia nel medioevo…