Roma, 12 mag -“Ho sentito gridare la signora, sono uscito e l’ho vista seduta per terra con la faccia insanguinata che ripeteva: ‘È ancora dentro, è ancora dentro'”. Allora Bruno, 94 anni, è rientrato nel suo appartamento, ha preso la pistola scacciacani e appena pizzicato il 23enne gambiano che aveva tentato di stuprare una donna, di 44 anni, gliel’ha puntata contro. Ha così bloccato sul posto l’aggressore, fino all’arrivo dei carabinieri. Sembra la scena di un film, con tanto di personaggio eroico e lieto fine. Invece è proprio quanto accaduto realmente a Milano, in via Washington.
“Nessuno aveva il coraggio”. Così a 94 anni ha salvato la vicina dallo stupro di un gambiano
Dell’ennesima aggressione sessuale compiuta da un immigrato nel capoluogo lombardo, ve ne ha parlato nel dettaglio ieri, su questo giornale, la nostra Cristina Gauri.
“Il gambiano, un 23enne irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora, è riuscito a introdursi nel palazzo, situato nella zona ovest di Milano, intorno alle 18: dopo aver visto la vittima entrare nel portone le si è messo in coda rapidamente, mettendo avanti un piede mentre il portone stesso si stava per richiudere. Poi ha rincorso furtivamente la donna, ha aspettato nascosto sul pianerottolo che quest’ultima rientrasse in casa e all’ultimo l’ha sorpresa alle spalle, infilandosi nell’appartamento. A quel punto, stando a quanto raccontato dalla 44enne stessa, il gambiano avrebbe sfogato su di lei una furia spaventosa, colpendola con numerosi pugni in testa e in faccia, strappandole di dosso i vestiti. Ma la donna, lungi dall’arrendersi alla bestialità dell’immigrato, ha reagito alle violenze opponendosi ai tentativi di stupro e urlando, fino all’arrivo delle forze dell’ordine, chiamate dai vicini preoccupati dalle grida”.
Ricostruzione del tutto corretta, quello che ieri ancora non potevamo sapere è che ad aiutare la 44enne, salvandola, è stato un cacciatore di 94 anni. “Per me la signora è come una sorella, ci conosciamo da tanti anni, i sui bambini mi chiamano nonno”, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, “qualcosa bisognava fare”. “Diceva che l’aveva malmenata”, racconta il 94enne, “stava ancora dentro, ma nessuno aveva il coraggio di fare qualcosa, di entrare“. In un armadietto del suo appartamento, Bruno aveva anche un fucile da caccia calibro 20. Afferrare quello “sarebbe stato troppo, avrei spaventato i vicini e non c’era tempo da perdere”, spiega al Corriere. E’ bastata una scacciacani, per fermare un vile violentatore.
Alessandro Della Guglia
3 comments
Onore a lui!
Dobbiamo liberarci di questa feccia africana
Santa scacciacani, quanti ne hai salvati ?!
Null’altro da aggiungere. Che l’Onnipotente preservi e si ricordi del Sig. Bruno quando arriverà il momento e del suo eroico gesto.