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L’orsa Jj4 (per ora) non verrà uccisa: il Tar sospende ancora l’abbattimento

by Alessandro Della Guglia
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orsa jj4

Roma, 2 mag – La battaglia sull’orsa Jj4 continua, in un incredibile braccio di ferro fra Tar e Provincia di Trento. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa, in sede monocratica, ha infatti accolto il ricorso presentato da tre associazioni animaliste: Enpa, Leidaa e Oipa. Con questa decisione del Tar viene dunque sospesa l’efficacia dell’ultimo decreto con cui il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva disposto l’abbattimento dell’orsa, considerata responsabile della morte del runner Andrea Papi. Attualmente Jj4, catturata lo scorso 19 aprile, è reclusa nel centro faunistico del Casteller. A questo punto, fino alla data della prossima udienza collegiale, l’orsa non potrà essere uccisa.

Nell’annunciare la nuova decisione del Tar, le suddette associazioni affermano che “il decreto di Fugatti non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un ‘tavolo tecnico’ per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione”. Secondo le associazioni, “Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l’art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento”.

La terza volta che il Tar sospende l’abbattimento dell’orsa Jj4

Due settimane fa il Tar di Trento aveva sospeso l’ordinanza di abbattimento firmata l’8 aprile dal presidente della Provincia di Trento. Nel 2021, lo stesso Tribunale amministrativo annullò la prima ordinanza che decretava la morte di Jj4, dopo un’aggressione ai danni di un padre e suo figlio, Fabio e Christian Misseroni, nei boschi del Trentino. In quel caso scoppiò una durissima polemica con l’allora ministro dell’Ambiente Costa. Anche le due scampate vittime di Jj4, nonostante l’attacco, si espressero negativamente nei confronti dell’abbattimento dell’animale. “Siamo contrari perché abbiamo rispetto della montagna e degli animali che ci vivono”, dichiararono. L’ordinanza di cattura venne infine annullata dal Tar.

Alessandro Della Guglia

 

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