Roma, 31 gen – Solamente pochi giorni fa andava in scena al Quirinale il vertice Italia-Africa durante il quale sono stati annunciati i primi passi concreti per il Piano Mattei. La sfida sul campo della cooperazione internazionale con oltre 40 Stati africani non può che essere presa con favore. Dello stesso avviso è parso essere anche l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, il quale ha elogiato il piano in quanto “un approccio di interesse” e, soprattutto, perché “nel momento in cui cresce l’Africa cresciamo anche noi”. Lo stesso Descalzi ha però evidenziato come sul lungo termine la non autosufficienza energetica europea potrebbe portare a dei grossi problemi.
Le parole dell’ad Eni Descalzi sul Piano Mattei
“Per l’immediato abbiamo molte riserve di gas in Europa, considerando anche la temperatura mite. I consumi sono diminuiti purtroppo a favore del carbone, però se guardiamo al lungo termine l’Europa è un grande mercato senza energia propria“. Queste le parole dell’ad del colosso energetico (fondato proprio da Enrico Mattei nel 1953), sul Piano Mattei, sottolineando inoltre, come “quando non si ha energia propria con i paesi produttori che sono pochi è chiaro che dipendiamo e c’è sempre un rischio geopolitico“. Parlando poi dei molti investimenti italiani, Descalzi ha concluso: “avendo noi molti investimenti, investendo nei paesi africani ci prendiamo un rischio, partecipiamo alla crescita di un grande continente. Dando energia a chi non ce l’ha ci ha fatto assumere un posizionamento diverso dando valore alla nostra presenza“.
Sovranità energetica per tornare potenza
La questione è chiara. Senza sovranità energetica non si può andare lontano, soprattutto per quanto riguardo un progetto di investimento a lungo termine. La naturale spinta dell’Italia (qualora ci fosse la volontà di ricoprire un ruolo di rilievo nel panorama internazionale), chiusa ad altre latitudini, non può che essere verso sud ovvero verso l’Africa. Il governo italiano ha espresso più volte la necessità per il nostro Paese di diventare il principale crocevia per l’approvvigionamento energetico, e di conseguenza soggetto politico principale nel Mar Mediterraneo. Di certo, il viaggio a Washington da Joe Biden del presidente Meloni e la presenza delle principali cariche Ue al tavolo di Roma fa intendere le logiche alleanze sotto le quali si intende intraprendere questo progetto. Nonostante questo, il Piano Mattei può essere un’opportunità fondamentale per l’Italia.
Andrea Grieco