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L’isteria Lgbt colpisce Arisa: cacciata dal Gay Pride per il suo apprezzamento a Giorgia Meloni

by Michele Iozzino
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Arisa

Roma, 30 mag – Niente Gay Pride per Arisa. La cantante è finita nel mirino della comunità Lgbt, tanto da vedersi costretta a ritirare la sua partecipazione dalle manifestazioni di Milano e di Roma in seguito agli insulti e alle minacce ricevuti. La colpa? Alcune timide dichiarazioni di apprezzamento all’indirizzo del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Meloni mi piace perché ha molta cazzimma

Arisa è passata rapidamente dall’essere un’icona del mondo arcobaleno a diventare una persona non gradita: è bastato non demonizzare Giorgia Meloni e dirsi aperta a un dialogo. Qualche giorno fa durante un’intervista con Peter Gomez, la cantante aveva detto la sua sulla leader di Fratelli d’Italia: “Meloni mi piace perché ha molta cazzimma. Rendendosi peraltro conto del rischio che stava correndo: “Questa cosa andrà contro di me. Una volta ho fatto un discorso dicendo che la signora Meloni mi piacesse e tutti i miei amici mi avevano sconsigliato di farlo, affermando che sarei stata additata come fascista”. Il tutto si inseriva in un discorso più ampio, nel quale Arisa invitava la comunità Lgbt a non affrontare certi temi con troppo fanatismo, comunità di cui evidentemente sentiva di fare parte: “Secondo me ci vuole tempo e da parte nostra un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta, ma in dialogo”. Infatti negli anni la cantante era stata spesso la madrina di vari Gay Pride in giro per l’Italia.

Arisa cacciata dal Gay Pride

Puntuale è arrivata la gogna pubblica, ennesima dimostrazione dell’intolleranza dei tolleranti. Arisa si è vista recapitare al suo indirizzo un’ondata di commenti negativi, fino agli insulti e alle minacce. Una situazione che l’ha costretta ad un passo indietro, come spiega lei stessa in post su Instagram: “Mi spiace immensamente per il momento che stiamo vivendo e spero che col tempo potremo di nuovo comunicare. Per adesso sono solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare”. Al posto che difenderla, gli organizzatori del Gay Pride l’hanno isolata ulteriormente: “Oggi al mio manager è stato consigliato da parte degli organizzatori, di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano a causa dell’ipotesi che alcuni membri della comunità possano in qualche modo mettermi in imbarazzo”. Nonostante il trattamento ricevuto, si dice dispiaciuta per l’esclusione e spende qualche buona parola per la comunità Lgbt: “Buon Pride a tutti, divertitevi anche per me, vi auguro di trovare un piano di svolta e di realizzare i vostri sogni legittimi per essere felici”. Per poi concludere lanciando un appello: “Ma prima di salutarvi un’ultima cosa la voglio scrivere: la diversità è fatta di opinioni, di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi. Non condannate la gente perché non la pensa esattamente come voi, magari quella gente lì vi ama lo stesso, ma voi pensate di no”.

Michele Iozzino

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brutta ciao 31 Maggio 2023 - 11:05

Scontro impari tra opportunisti, nulla più.

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