Tripoli, 4 mar – Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due operai della Bonatti rapiti in Libia nel luglio del 2015 insieme a Fausto Piano e Salvatore Failla, sono stati liberati. A diffondere la notizia è stato Domenico Quirico, inviato della Stampa. Anche l’emittente Al Arabiya conferma citando una fonte della Reuters e parla di “due ostaggi italiani liberati in Libia“, mentre la Farnesina invita alla cautela: “Stiamo facendo delle verifiche”. Ma la conferma più importante arriva dalla famiglia di Pollicardo, con il figlio Gino junior che ha dichiarato “è finita, è finita” mentre rientrava in casa e la moglie Ema Orellana che piangendo ha detto: “L’ho sentito al telefono”.
Anche Stefano Stucchi, senatore leghista presidente del Copasir, ha parzialmente confermato “la notizia è arrivata anche a me, ma devo ancora confermarla con l’intelligence. Avevamo sempre detto che l’importante era riportarli a casa vivi”. Solo ieri si era appresa la notizia che Failla e Piano, i due compagni di prigionia di Pollicardo e Calcagno, erano stati uccisi in un conflitto a fuoco, probabilmente utilizzati come “scudi umani” (forse proprio dall’Isis) durante un raid delle forze di sicurezza libiche.