Roma, 29 ago – In questi giorni molto si è parlato delle immagini delle “torture nei lager libici” che hanno sconvolto Papa Francesco. A comunicare il proprio sgomento ai giornalisti è stato lo stesso Pontefice di ritorno dal viaggio in Irlanda. Immagini di una “spaventosa crudeltà”, che ovviamente per il Pontefice e per quotidiani come Avvenire, raccontano una Libia lontanissima dall’essere un porto sicuro vista la fine che fanno “quelli che tornano indietro”. I filmati non sono stati fatti visionare urbi et orbi perché “troppo choccanti”, dunque per le fonti dobbiamo affidarci a quanto ci racconta il quotidiano dei vescovi, ovvero che arrivano grazie “al tam tam degli smartphone”. In questo articolo di lunedì scorso Nello Scavo su Avvenire ci racconta in un pezzo traboccante di pathos la crudeltà di queste immagini.
Peccato però che a corredo del pezzo, come fossero dei fotogrammi estratti dai video o delle foto dello stesso contesto, con tanto di didascalie tipo “torture su un migrante nel fermo immagine da uno dei video visti anche da papa Francesco. Non pubblichiamo il video perché troppo cruento”, ci siano delle immagini false. O più precisamente delle immagini di torture avvenute in Nigeria e in Costa d’Avorio, o in Libia ma nel 2011, ad opera per giunta di milizie anti Gheddafi. Altro che “poveri migranti nei lager”, Avvenire ci sta raccontando una bufala bella e buona. A smontare la bufala ci aveva pensato già nel 2017 il debunker Snopes.com. A pubblicare per primi le foto delle torture furono nel febbraio e nel maggio del 2017 due blog italiani, Social Popular News e Milano in Movimento. Su quest’ultimo blog la foto veniva attribuita al fotografo Alessio Romenzi.
In realtà le foto sono state scattate per la maggior parte da fotografi dell’agenzia Reuters e riportano proprio didascalie relative al 2011 in cui si descrivono prigionieri alla periferia di Abidjan in Costa d’Avorio o in mano alle milizie libiche anti Gheddafi.
Di questa immagine con tre africani legati a testa in giù, che sempre secondo Avvenire mostrerebbe dei migranti nei lager libici, non si conosce esattamente l’origine. A pubblicarla nel 2017 è stato il sito nigeriano Tori.ng, che a sua volta l’ha ripresa da un utente Facebook che nella descrizione parlava di uomini catturati dopo aver commesso un crimine in Nigeria. Insomma Avvenire ci ha spacciato una fake news bella e buona grazie al lavoro del bufalaro Nello Scavo.
Davide Di Stefano
"Migranti nei lager in Libia". Le fake news di Avvenire con le immagini del 2011
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9 comments
non entrerò nel merito dello spacciare una foto per un’altra nè tantomeno nel legare senza nodi un persona come qui si evince da una foto;
quello che non ho mai capito invece è come mai in questi lager libici ove gli africani vengono stuprati e torturati,vengano al contenpo lasciate loro in tasca o in borsetta cifre importanti di dollari cash per pagare gli scafisti,un profondo controsenso a cui nessuno sa rispondermi.
chiederò direttamente a Papa Bergoglio,immagino che uno “Chef Rubio” sia maggiormente impegnato…
Che schifo ci hanno raccontato tante balle. Ma ora nessuno ci crede più …complimenti alla redazione .
Sono degli emeriti buffoni e approfittatori
Skypd24 ci ha marciato per giorni con i suoi pseudo soloni comunistoidi……..per non parlare delle indegne pagine di altri giornaletti cattocomunisti,parziali e vigliacchi come al solito……….penosi.
Bisogna domandarsi il perche’ gente come la signora Boldrini, la Bonino e tutta la cricca CLERO-COMUNISTA ed i benpensanti siano diventati i peggiori nemici del popolo italiano ci sara’ pure un motivo. Ma se questi anti Italiani amano cosi tanto i diversi come i negri perche non si trasferiscono direttamente dalle parti dell’ africa da dove questi provengono farebbero un grosso favore a noi veri Italiani. Questi signori che hanno distrutto la nostra cara Italia ci facessero un favore vadano a fare i missionari in africa si rendessero utili a vangare la terra africana e la smettessero di romperci i santi zebedei.
Dopo le fake news ecco a.noi le fake photoes…..che giornalisti …..al sercizio dei partiti…..ma uno/una imparziale ci sara’ mai?
La Chiesa ha progetti a lunga distanza: se riesce a trasferire in Europa molti africani e asiatici, meglio se islamici, potrà usufruire di gravi disordini sociali al limite della guerra civile. E allora chi potrà far da paciere ? Facile, la Chiesa che unificherà le religioni “del libro” e ritorneremo ad un novello medio evo e al potere temporale dei papi. Un incubo!
Ma non solo: le servono ome nuovi occupatori di panche e inginocchiatoi, oltrechè potenziali preti e suore…
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