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Immigrazione: nei primi sette mesi dell'anno 102mila sbarchi

by Roberto Derta
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immigrazione invasioneRoma, 13 ago – Nei primi sette mesi del 2015 sulle coste italiane sono sbarcati 102mila immigrati. A renderlo noto è il ministero dell’Interno, nelle sue comunicazioni periodiche relative alla dinamiche migratorie.
Non si arresta quindi l’affluso di clandestini sul territorio italiano, nonostante l’attenzione sull’emergenza in atto nel Mediterraneo sia leggermente calata nelle ultime settimane. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (98mila gli arrivi) si tratta di un aumento del 4%, registrato su cifre già consistenti e ben oltre qualsiasi soglia di sostenibilità. Dei 102mila sbarcati solo meno di un quinto provengono da zone di guerra come Siria, Sudan e Somalia. La maggioranza sono eritrei (27.245 arrivi), ma nei confronti del paese del corno d’Africa  sono già molte le nazioni che non riconoscono alcun diritto d’asilo.
Se la tendenza dovesse continuare e considerando che l’estate ancora deve terminare, entro la fine dell’anno con ogni probabilità verranno superati i 170mila arrivi registrati nel corso del 2014. Con la prospettiva di superare anche la soglia psicologica dei 200mila.
Oltre al danno, la beffa. Nonostante il dispiegamento delle forze comunitarie con la missione Triton, la maggior parte del peso delle operazioni ricade sui mezzi italiani. Da novembre dello scorso anno -da quando cioé Triton ha preso il via- le forze dei paesi impegnati nella spola lungo il canale di Sicilia hanno soccorso solo 17mila immigrati, lasciando nei fatti la stragrande maggioranza del lavoro ai mezzi di Marina Militare e Guardia Costiera italiane.
Roberto Derta
 

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