Bruxelles, 22 dic – La notizia è di quelle bomba, di quelle che fanno tremare i polsi, e le poltrone, dei politicamente corretti: Frontex, l’agenzia europea che è preposta al controllo delle frontiere e dei flussi migratori ha rilasciato un rapporto ufficiale in cui si afferma chiaramente che le Ong, le organizzazioni umanitarie che si occupano dell’accoglienza degli immigrati, sono colluse con i trafficanti di uomini che sono gli esecutori di questa invasione di massa dell’Europa.
Il rapporto, segretissimo, è stato redatto il mese scorso, ma se ne avuta notizia solo recentemente: alcuni stralci sono finiti tra le mani del Financial Times che il 15 dicembre scorso ha riportato la notizia.
Sul quotidiano inglese si legge che Frontex esprime “preoccupazione” per il fatto che agli immigrati vengano date “Chiare indicazioni prima della partenza sulla direzione precisa da seguire per poter raggiungere le navi delle Ong” da parte degli “scafisti” e parla di “Un primo caso confermato in cui la rete criminale ha introdotto illegalmente i migranti direttamente su una nave di una Ong” aggiungendo di aver rilevato che le persone salvate dalle Ong spesso “non vogliono cooperare” per le identificazioni, con alcuni dei migranti che avrebbero riferito di “essere stati avvertiti (dalle Ong) di non cooperare con le autorità italiane o con Frontex”.
Accuse molto gravi da parte dell’agenzia europea, che basterebbero quantomeno per aprire una commissione di inchiesta su quelle Ong, come Médecins Sans Frontières, che dispongono di propri vascelli per il recupero degli immigrati clandestini al largo della Libia. Frontex rincara poi la dose accusando direttamente Msf di usare le proprie navi come “faro”: infatti, operando molto vicino alle coste libiche e soprattutto utilizzando i fari di bordo, le barche di soccorso fungono da vere e proprie guide, dei fari nella notte per gli immigrati. Le risposte, un po’ piccate ad onor del vero, delle organizzazioni umanitarie coinvolte non si sono fatte attendere: Aurelie Ponthieu, consigliere umanitario con Médecins Sans Frontières, che opera con due barche di salvataggio riferisce che così facendo “Noi ricerchiamo attivamente barche in pericolo. Le troviamo prima. Questa è una risposta alle necessità impellenti che vediamo in mare”; meno laconica ma più polemica la risposta di Ruben Neugebauer, di Sea Watch, alle accuse di Frontex: “Non ci stupiamo che queste accuse arrivino ora. La situazione nel Mediterraneo centrale è andata peggiorando e assistiamo ad uno sforzo dell’Europa per far cessare l’immigrazione. Stanno cercando di farla cessare con tutti i mezzi necessari”.
Fondata nel 2004, Frontex ha via via raccolto più fondi e personale da parte dell’Ue per fare fronte all’immigrazione clandestina: quest’anno infatti è diventata a tutti gli effetti una “guardia confinaria” con un budget di circa 250 milioni di euro. L’agenzia ha inoltre sollevato aspre critiche verso le Ong per quanto riguarda la loro mancanza di aiuto con le investigazioni sul traffico di uomini: infatti le Ong, come Save the Children, si rifiutano di raccogliere le prove lasciate dai trafficanti sui barconi. Sempre secondo l’agenzia europea quest’anno sono arrivate sulle coste italiane 170mila persone, il 15% in più rispetto all’anno precedente come riportano anche i numeri del UNHCR, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati. Come sempre i numeri arrivano a smentire la propaganda del Governo, con l’aggiunta, questa volta, dei rapporti di quelle stesse agenzie europee nate per “salvare i profughi” ma che solo ora si rendono conto che siamo davanti ad una invasione di immigrati clandestini. Invasione in cui le organizzazioni umanitarie si sono fatte complici di quei criminali che trafficano in uomini in spregio alla vita animati solo dal profitto, fine non molto dissimile da quello delle stesse Ong a quanto sembra.
Vittorio Sasso
1 commento
la lettura positiva che si può fare dopo questa dichiarazione ADESSO NON CI SONO PIU’ SCUSE
La lettura negativa è che in fondo continuerà a non cambiare un beato caxxo