Roma, 13 mar – Si discute da anni sulle modalità di approccio da assumere nei riguardi del fenomeno dell’immigrazione clandestina. L’agorà politica italiana è divisa in due blocchi, con una fazione progressista ed “accogliente” contrapposta ad un’altra maggiormente radicalizzata sulla difesa dei confini e dell’identità.
Sbarchi in aumento: gli ultimi dati
Al di là di opinioni e sfumature ideologiche, i numeri non mentono. Da inizio anno ad oggi si registrano circa 3mila persone sbarcate, di cui 1700 solo nel mese di febbraio. Analizzando i dati relativi agli scorsi anni si nota un aumento rispetto ai circa 2100 di inizio 2020 e un vertiginoso incremento rispetto agli appena 227 del 2019. Il numero di sbarchi è insomma variato a seconda della composizione del governo, dato che durante la permanenza di Matteo Salvini al Viminale vi erano stati inferiori accessi.
Riteniamo prioritario il contrasto all’immigrazione clandestina, come avviene nel resto delle nazioni Ue. Un’identità nazionale si fonda anche e soprattutto sulla difesa del territorio. Inoltre, l’attuale situazione non può che aumentare lo sconcerto per la clemenza con cui si tollera l’invasione. Tanto più che i cittadini italiani sono soggetti a limitazioni ai limiti (quando non ben oltre) della Costituzione da più di un anno. Anche in funzione di ciò è di conseguenza assurdo poter tollerare l’ingresso di persone esenti da ogni controllo.
Non fare dell’immigrazione un tema solo da campagna elettorale
Analizzando i dati sulla nazionalità dei transitati si osserva una netta prevalenza (circa il 90%) di africani. Parliamo di un continente con una situazione sanitaria molto incerta e decadente, dove è probabile vi siano milioni di contagiati non sottoposti ad alcun controllo. Tuttavia, sarebbe consono un comportamento del governo maggiormente incentrato sulla fermezza in materia: con l’arrivo della primavera il clima mite permetterà un ulteriore incremento di viaggi ed approdi sulle nostre coste.
Inoltre, il business dell’immigrazione clandestina è sempre, costantemente, colpito da scandali. Notizia recente è l’accusa alla Ong Mare Jonio che avrebbe ricevuto fondi proprio per fungere da “taxi” del Mediterraneo e condurre i clandestini sul suolo italiano. Spetta alle forze che si dichiarano contrarie all’immigrazione sviluppare forme concrete di contrasto al fenomeno. Dimostrando che il tema non è solo propaganda da campagna elettorale.
Tommaso Alessandro De Filippo