Milano, 24 mar – Aveva aggredito una ragazza di ventidue anni meno di una settimana fa su un treno regionale nell’hinterland milanese. Si tratta di un rumeno di trentadue anni, immigrato clandestino e già espulso in precedenza, che con un martello frangivetro aveva preso a martellate la ragazza per rubarle la borsa contenente 15 euro e un telefono cellulare. L’accusa nei suoi confronti però non è quella di tentato omicidio.
Il Pm Bruna Albertini sta conducendo le indagini ha chiesto il fermo solo per “lesioni gravi” e “rapina”, reati minori se paragonati al tentato omicidio, che viste le modalità dell’aggressione sembrava un’accusa probabile. In ogni caso l’uomo resterà in custodia cautelare in carcere (visti i tempi è già tanto,) confermato dal Gip Maria Vicidomini. Nonostante la frattura della calotta cranica della ragazza con un martello, l’immigrato rumeno sarà processato solo per rapina e lesioni gravi.
Davide Romano
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La nostra magistratura, è un cancro.