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“Con gli immigrati vinceremo la mafia”: anche Libera per la Grande Sostituzione

by Nicola Mattei
16 comments

libera don ciotti mafiaRoma, 23 apr – Dimenticate il prefetto Mori, Falcone e Borsellino, Capitano Ultimo. Dimenticate gli agenti di Polizia e Carabinieri uccisi nel compimento del loro dovere, dimenticate le stragi. La salvezza verrà dal deserto. E saranno gli immigrati a sconfiggere la mafia. No, non è la profezia di un Nostradamus fuori tempo massimo e al termine di una serata tra i fumi dell’assenzio. E’ parola di Libera, l’associazione di Don Ciotti che, oltre all’antimafia, fa anche professione di autorazzismo.

Siamo a Rosarno, piana di Gioia Tauro, terra di ‘ndrangheta e di infiltrazioni mafiose a tutti i livelli, di bracciantato e di sfruttamento del lavoro nero. Qui opera la cooperativa Valle del Marno, affiliata a Libera e che lavora nei frutteti confiscati ai boss. “La battaglia più importante gli immigrati la stanno combattendo per la Calabria. E sarà quella che ci farà vincere contro la ‘ndrangheta“, spiega Domenico Fazzari, il presidente. Perché proprio loro? Perché “hanno quello che manca a noi calabresi: una mentalità senza condizionamenti. Non hanno paura di nessuno perché pensano a quello che si sono lasciati alle spalle. E non sono cresciuti sentendosi ripetere che è bene farsi gli affari propri”.

In estrema sintesi, il problema della Calabria sono i calabresi. E perché no, della Sicilia i siciliani e di Napoli i napoletani. Come se la criminalità organizzata avesse valenza “etnica”, anche se tentare l’associazione opposta – vale a dire l’elevato tasso di criminalità fra la popolazione immigrata – sfocia immancabilmente nell’accusa di razzismo. Eppure, come proprio i fatti di Rosarno dimostrarono nel 2010, l’immigrazione è in realtà una gallina dalle uova d’oro per i potentati di mafia locali. Superfluo dire come non sia la presenza di manodopera immigrata il problema, ma senza questa fonte di straordinari profitti – e con una maggiore presenza dello Stato, senza deleghe alla multiforme e variegata società civile che nasconde fra le sue pieghe tutto e il contrario di tutto, compresi coloro che come Libera fanno dell’antimafia un vero e proprio business – i capibastone della ‘ndrangheta avrebbero senza dubbio vita più difficile. E forse il problema della disoccupazione in Calabria vedrebbe anche numeri meno drammatici.

Provocatoriamente, il corollario del ragionamento della cooperativa di Libera rischia di essere agghiacciante: se, per fare un esempio, al posto di Rocco Chinnici ci fosse stato un senegalese qualunque, non sarebbe finita com’è finita. A questo punto tanto vale estinguere gli italiani, che evidentemente sono il problema dell’Italia. Ecco a voi la Grande Sostituzione.

Nicola Mattei

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16 comments

Paolo 23 Aprile 2016 - 2:55

Ma, solo per sapere, questo tizio, ci è o ci fa?

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Anonimo 23 Aprile 2016 - 4:48

Sarà parente di Cesare Lombroso

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Anonimo 23 Aprile 2016 - 5:14

Egr. Nicola Mattei solo una mancanza non citando la prima vittima della mafia ovvero MARIANO DE CARO (1896-1921)

di Paolo Francesco Lo Dico

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Anonimo 23 Aprile 2016 - 5:15

Nel punto esatto del suo martirio, la lapide che riporta: «per Mariano De Caro, fascista, qui caduto il 7 aprile 1921, in avanguardia sulle insidiate vie di un sogno di redenzione cui egli diede con siciliana passione la sua balda giovinezza quando il farlo parea follia ed era eroismo. Misilmeri nell’alba radiosa della raggiunta realtà pone, con fede littoria ad onore ad esempio a monito. Luglio 1928 A. VI. MORI»

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Anonimo 23 Aprile 2016 - 10:11

Don Curzio Nitoglia vale 100.000 volte , ma non lo fanno parlare in tv o nei comizi

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Sacrum Imperium 23 Aprile 2016 - 10:16

Mi sembra evidente che l’Italia possa in futuro essere oggetto di uno studio antropologico riguardo questa particolare forma di odio auto-distruttore penso unico nella storia, trovandosi anche la Germania nonostante tutto un passo indietro a questo disgraziato paese. Fallito il tentativo ideologico di distruzione mediante il comunismo e sorpassato quello americanista puro, avanza ormai senza ostacoli quello a-ideologico e pre-politico, in cui l’unico elemento portante rimasto sulla linea totemica del progresso sia l’auto-eliminazione. Un vero e proprio auto-sacrificio umano promanato da una visione escatologico-messianica al contrario, dove la salvezza viene raggiunta mediante il suicidio collettivo per l’espiazione del peccato di essere esistiti ed esistere. Mai nella storia si è visto un popolo non solo odiare se stesso ma addirittura cercare strenuamente la propria morte. Questa massa informe di individui che ha cominciato a conclamarsi ed espandersi come un ameba nel ’43 non è più da tempo un avversario né politico né civile, è un nemico biologico contro-natura.

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Anonimo 24 Aprile 2016 - 1:28

NWO: Communism by the Backdoor

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Paolo 25 Aprile 2016 - 3:47

Condivido al 100%

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Martino 23 Aprile 2016 - 10:19

Se quel faccia da stitico di don Ciotti e i suoi protetti afroasiatici sono la nuova frontiera contro la criminalità organizzata… eh, beh… non mi resta che gridare viva la Mafia!

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Anonimo 24 Aprile 2016 - 1:37 Reply
Anonimo 24 Aprile 2016 - 1:39

Ti consiglio un libro controstoria della liberazione uno dei tanti che ho letto

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cesare 24 Aprile 2016 - 1:59

d’accordissimo con te , Martino

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cesare 24 Aprile 2016 - 2:01

Oggi i mondialisti massoni e satanisti è noto che vogliono distruggere gli stati sovrani (per queste fanno denigrare dai loro pennivendoli il populismo e il nazionalismo)per il loro nuovo ordine mondiale basato su un singolo stato che domina razze oramai uniformi. A tal fine promuovono l’ateismo e le guerre di religione, la distruzione della famiglia, base delle società, la distruzione di ogni identità nazionale con la promozione della immigrazione e del mescolamento di razze.Inoltre operano alla distruzione anche della piu’ importante identità che abbiamo e cioè quella sessuale(sappiamo di essere maschi o femmine prima di ogni cosa) tramite la promozione della ideologuia gay e del gender.Tale fine è ottenuto con il controllo finanziario di ogni cosa.La BCE , come alcuni sapranno è privata cioè di proprietà delle banche centrali nazionali che sono private; La Banca d’Inghilterra lo è addirittura dal 1699 e la Banca d’Italia dal 1992, anno della privatizzazione(svendita) delle ex banche pubbliche Credito Italiano e Banca Intesa che insieme detenevano e detengono circa il 60% di Banca d’Italia.Quando la BCE produce una banconota da 500 euro che gli costa 8 centesimi in cambio prende titoli di stato ed alla scadenza costringe i governi a cedere altre loro proprietà per ripagare il debito. Ricordiamoci che siamo noi stessi a rendere quel pezzo di carta una ricchezza reale a posteriori in quanto gli riconosciamo un valore effettivo come mezzo di pagamento. Se noi stabilissimo che l’euro non vale niente e che la lira vale come mezzo di pagamento l’euro non varrebbe niente nel territorio nazionale per gli scammbi di merci e servizi!! E’ in questa maniera che i banksters si impadroniscono delle nazioni; controllando tutta l’offerta di moneta, che in partenza altro non è che carta e non un bene reale . In questa offerta di moneta và incluso il signoraggio secondario che è la creazione dal nulla di soldi da parte delle banche. Il tutto è la piu’ grande truffa mai fatta ai popoli e quella piu’ tenuta nascosta dai pennivendoli dei media quasi controllati dai banksters.

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ADRIANO CALABRESE 24 Aprile 2016 - 8:34

Ha ragione il prete comunista, gli immigrati sconfiggeranno la mafia, ma per sostituirla con la loro criminalità organizzata.

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Anonimo 25 Aprile 2016 - 1:24

Già è in corso d ‘opera da tempo

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Matteo Rovatti 24 Aprile 2016 - 3:12

Arieccoli, sono tornati i signoraggisti.
Che bello, Auriti non è morto in vano.
Ma in mona.

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