Sulle pagine del Primato Nazionale abbiamo già trattato diverse volte il legame tra immigrazione e criminalità in Italia. Nel 2021, gli immigrati rappresentavano il 31% della popolazione carceraria in Italia. Addirittura, il 33% era nato in Paesi stranieri. Per capire la portata dell’emergenza, è necessario ricordare che l’8,5% della popolazione residente in Italia è straniero. Tra i reati commessi da immigrati che hanno portato alla successiva condanna, spiccano lo sfruttamento e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (73% dei detenuti per questo tipo di delitto), la violenza sessuale (41%), le lesioni personali e l’omicidio preterintenzionale (38%), il furto (34%), la rapina (29%).
Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di aprile 2023
Ben il 17% dei detenuti proviene dall’Africa, in particolare dal Marocco, dalla Tunisia e dalla Nigeria. Un tunisino ha una probabilità di finire in carcere 26 volte superiore a quella di un italiano, un nigeriano 16 volte superiore, un marocchino 12 volte superiore e un algerino addirittura 34 volte superiore. Spesso si è sostenuto che gli stranieri sono più soggetti a subire misure restrittive della libertà prima dell’effettiva condanna rispetto agli italiani. Analizzando i dati Istat, questa tesi viene confutata. Infatti, sono «a disposizione delle autorità» quasi le medesime percentuali di detenuti: il 34% di stranieri è «a disposizione delle autorità» rispetto al 33% di detenuti totali nati in Paesi esteri, il 66% di italiani rispetto al 67% di detenuti totali nati in Italia.
I numeri non mentono
Nel 2021, sono state denunciate o arrestate 831.137 persone, il 32% erano immigrati. Ciò attesta che gli stranieri hanno una propensione al crimine 5 volte superiore rispetto a quella degli italiani. Per documentare la pericolosità di un’immigrazione di massa incontrollata e mal gestita, abbiamo ulteriormente scomposto i dati Istat degli arresti e delle denunce divisi per nazionalità, riscontrando che le più inclini a delinquere sono quelle degli immigrati sbarcati in Italia.
Gli algerini hanno una propensione al crimine superiore di 17 volte rispetto a quella degli italiani. I cittadini della Tunisia, che detengono il primato del numero degli sbarcati negli ultimi anni, hanno una propensione al crimine di 15 volte superiore rispetto a quella degli italiani. I nigeriani spadroneggiano nel reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e hanno una propensione al crimine superiore di 10 volte rispetto a quella degli italiani. I cittadini del Marocco sono stati arrestati o denunciati per il 4% dei reati e hanno una propensione al crimine di 8 volte superiore rispetto a quella degli italiani. Con una popolazione residente in Italia di 1,2 milioni di persone, ovvero il 2% del totale, i cittadini algerini, tunisini, nigeriani, marocchini, senegalesi, ivoriani, egiziani, ghanesi, pachistani e bengalesi, ovvero le nazionalità più presenti al momento degli sbarchi nei porti italiani degli ultimi anni, sono stati arrestati o denunciati per l’11% dei reati commessi nel 2021.
Il ruolo degli immigrati clandestini
Per verificare il peso dei clandestini sul totale degli arresti e delle denunce, abbiamo chiesto al Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale i dati riguardanti gli anni 2021 e 2022. Secondo le stime della Fondazione Ismu, i clandestini presenti in Italia erano rispettivamente circa 520mila e 510mila. Nel 2021, il 23% delle denunce e degli arresti ha riguardato cittadini extracomunitari, il 6% della popolazione residente in Italia. Le denunce e gli arresti nei confronti esclusivamente dei clandestini sono stati 112.718. Ciò significa che gli immigrati irregolari hanno una propensione al crimine 18 volte superiore a quella degli italiani, mentre gli extracomunitari regolari 3 volte superiore.
È nel 2022 che la situazione è diventata ancora più emergenziale. Il 25% delle denunce e degli arresti ha riguardato cittadini extracomunitari, il 5% della popolazione residente in Italia, 125.534 denunce o arresti hanno riguardato nello specifico esclusivamente gli immigrati clandestini. La propensione al crimine degli irregolari è drasticamente aumentata: 22 volte superiore di quella degli italiani. Tra le nazionalità più delittuose, quelle dei Paesi di provenienza più presenti nelle statistiche del Viminale riguardanti gli sbarchi in Italia: in particolare, gli algerini hanno una propensione al crimine 22 volte superiore rispetto a quella degli italiani, i tunisini 20 volte superiore, i cittadini del Gambia 19 volte superiore, i nigeriani 11 volte superiore e i marocchini 10 volte superiore. Anche i cittadini dei Paesi in guerra o destabilizzati hanno preoccupanti tassi di criminalità. Ad esempio, gli…
3 comments
[…] Francesca Totolo – Il Primato Nazionale – Sulle pagine del Primato Nazionale abbiamo già trattato diverse volte il legame […]
Gli immigrati delinquono di più solo in paesi senza sovranità come l’Italia. In Turchia come in Arabia Saudita e tanti altri paesi governati da veri governanti e non da cialtroni come questa fogna, gli immigrati si comportano o spariscono subito.
[…] suffit de regarder les données du département de Sécurité publique du ministère de l’Intérieur pour comprendre qu’une augmentation de l’immigration non contrôlée entraîne une […]