Roma, 24 feb – La nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere è stata sottoposta a un fermo amministrativo di venti giorni e a una multa di 10mila euro per aver violato il codice di condotta del governo.
Geo Barents sanzionata per non aver rispettato il decreto Ong
Quello nei confronti della Geo Barents è il primo provvedimento ai danni di una nave Ong dopo l’introduzione del codice di condotta da parte del governo con il cosiddetto decreto Ong, peraltro approvato in via definitiva dal Senato nella giornata di ieri con 84 voti favorevoli e 61 contrari. A notificare la violazione è stata la Capitaneria di porto di Ancona, città nella quale la Geo Barents era sbarcata lo scorso 17 febbraio con 48 migranti a bordo. Il motivo sarebbe un mancato scambio di informazioni, come testimoniato anche dallo staff di Medici Senza Frontiere che in un comunicato sull’accaduto ha spiegato: “La Capitaneria di porto di Ancona ci contesta, alla luce del nuovo decreto, di non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona”. Un comportamento che è stato sanzionato con un ferma amministrativo di venti giorni e una multa che ammonta a 10mila euro.
“Non è accettabile essere puniti per aver salvato vite”, l’arroganza della Ong
A causa del fermo amministrativo e del conseguente blocco delle sue attività, la Geo Barents non potrà lasciare il porto di Augusta dove attualmente si trova. La nave sarebbe dovuta ripartire venerdì per una nuova missione. Medici Senza Frontiere ha attaccato la decisione delle autorità e ha affermato di stare “valutando le azioni legali da intraprendere per contestare l’accaduto”. A sentire la Ong l’azione del governo sarebbe una sorta di peccato di lesa maestà, tanto da lamentarsi per il fatto che “non è accettabile essere puniti per aver salvato vite”. Insomma, i buoni samaritani delle Ong – che in fondo tanto buoni non sono – danno prova ancora una volta di sentirsi al di sopra della legge.
Michele Iozzino
2 comments
Venti giorni? e che sono venti giorni? Diecimila Euro? e che sono diecimila Euro? Un clandestino ci costa 5.000 euro appena mette piede a terra, poi 1500 euro al mese, poi le spese mediche, poi il danno indiretto perché toglie spazi agli Italiani nelle graduatorie per la casa, nelle liste di attesa per la sanità e nella scala dei diritti umani dove è messo davanti a noi mentre non dovrebbe nemmeno esserci incluso. Che sono venti giorni? Che sono diecimila Euro?
Governo sotto attacco da tutto il carrozzone progressista. Temo sia molto probabile che i magistrati( che fanno tanta ,tanta, politica…) daranno ragione alle Ong ( e c’è la legge del mare, i diritti umani, il diritto internazionale e blah, blah, blah). L’unica possibilità di frenare l’ondata (senza incorrere nel fuoco di fila di magistratura, leggi internazionali, critiche dell’Ue, dell’Onu, di organismi sovranazionali vari e altre minchiate) credo sia quella di finanziare per il meglio paesi come Tunisia e Libia, in modo che sia per loro più conveniente non fare passare uno spillo dal loro territorio e tenersi i migranti , piuttosto che farli arrivare in Italia . Mutatis mutandis ,la stessa cosa fatta dalla Ue con la Turchia(ma qui temo dovremo fare da soli…) che, pur tra alti e bassi, qualche risultato lo sta dando. Pavidi decreti e accordi con la Ue(attenti ,leggete tra le righe, ci vogliono rifilare una nuova missione “Sophia” e sarebbe un disastro…)su presunte ridistribuzioni o rimpatri, sono solo palliativi, se non autentiche fregature…