Roma, 13 mag – Incredibile, se uno studente va male a scuola può addirittura bocciare. E’ la sconvolgente rivelazione del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina. E chi l’avrebbe mai detto? In effetti, ironia a parte sulla questione, l’esponente governativo del M5S aveva assicurato la promozione per tutti. E appena cinque giorni fa, un’ordinanza del ministero dell’Istruzione da lei guidato aveva garantito per tutti gli studenti l’ammissione alla maturità. Non solo: “Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva – riportava l’ordinanza – anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline“. Il ministero prevedeva semplicemente un eventuale recupero a settembre. “Per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso”.
Le scuole riaprono a settembre
Ma le contraddizioni e i continui cambi di rotta di questo governo sono sempre dietro l’angolo. Così oggi il ministro Azzolina ha cambiato idea e durante l’audizione in Commissione Cultura della Camera ha prima confermato che le scuole in Italia riapriranno a settembre: “Voglio ribadire, con chiarezza – ha dichiarato il ministro pentastellato – che le condizioni sanitarie, ad oggi, non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza, a scuola. E’ per tale ragione che il governo ha deciso il rientro a scuola da settembre prossimo”. Affermando poi che la “valutazione degli studenti in questo anno scolastico avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto”.
Azzolina che giravolta
Dunque “gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà 6 politico“, ha precisato. “Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso”. In tutto questo però “resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico”. Insomma, in parole povere, contrordine compagni: niente 6 politico, gli studenti potranno essere bocciati. Azzolina che giravolta.
Alessandro Della Guglia