Roma, 21 giu – Alessandro Gassmann è uno dei vip più in vista tra quelli che negli ultimi giorni si sono schierati a favore dello Ius Soli. Sul suo profilo Twitter è esplosa una vera e propria bagarre dopo un post in cui apostrofava l’Italia come una “repubblichetta da centro america” e ribadiva sicuro “chi nasce in Italia è italiano”. A chi lo apostrofava come “buonista” Gassmann ha risposto dandogli del “razzistone”, bloccando diversi utenti, per poi esplodere “se ti do un calcio in c… continuerai a chiamarmi buonista?”, proseguendo con i proclami pro accoglienza “senza immigrati il paese si ferma”, in risposta ad un attacco di Giorgia Meloni.
Dopo ulteriori deliri, “ti piacciono i pomodori, le verdure, le fragole? Senza di loro scordateli”, in cui traspare chiaramente quale sia il ruolo per gli immigrati immaginato dall’attore romano, Gassmann, è notizia di poco fa, ha deciso addirittura di lasciare Twitter. Una vera debacle per il figlio del celebre attore Vittorio che ora si ritrova a pubblicizzare il tonno in scatola. Del resto quale fosse la vera natura, ipocrita e buonista di Alessandro Gassmann, lo avevano già anticipato le Iene, che in un servizio del settembre del 2015 intitolato “Ospito un profugo”, chiedevano all’attore se fosse disponibile ad ospitare un rifugiato.
Alla domanda di Flavio Roma se fosse disposto ad ospitare un profugo, Gassmann rispose “sì certo”. Quando però Flavio Roma gli ha annunciato che glielo avrebbero consegnato davvero un rifugiato, lui ha iniziato a balbettare sostenendo di “star già facendo il suo dovere e che ad ospitarlo dovrebbe essere qualcun altro che non sta facendo un c…o”. Flavio Roma gli fa giustamente notare che però lui aveva detto di sì. Gassman risponde così: “Ma io sono ambasciatore dell’Unhcr, che ti dovevo rispondere?”. A quel punto si infastidisce e se ne va. Questi sono gli alfieri del buonismo e dell’accoglienza a tutti i costi. Va bene se gli immigrati raccolgono i pomodori, ma sempre “a un palmo dal culo”, per utilizzare un’espressione colorita che rende l’idea.
https://www.youtube.com/watch?v=VcPymA9bnH0&feature=youtu.be
Davide Romano
11 comments
[…] Con fonte Il Primato Nazionale […]
A proposito delle opinioni bislacche di Alessandro Gassman sul tema immigrazione, mi permetto di segnalare qualcosa a riguardo del personaggio, eccolo arriva!!
La Razzabastarda di Gassman:«Anche il mio è sangue misto»
Anche io come i miei personaggi ho un sangue misto, con una madre di origine ebraica che dovette cambiare il suo cognome Ambron, in Ambrosi, durante il fascismo». Il film è stato sostenuto da Amnesty International, con cui Gassman lavora da svariati anni e con cui ha girato per numerosi licei e periferie……
https://www.vanityfair.it/show/cinema/13/04/21/alessandro-gassman-esordio-regia-razzabastarda-intervista
Da notare che:
a) Uno dei principali finanziatori di Amnesty International è George Soros!!
b) C’è anche un suo conflitto d’interessi: i film di propaganda sull’immigrazione saranno sempre più in voga e gente come lui ci si butta a pesce su questo trend, a maggior ragione se già lui si definisce di sangue misto di suo a prescindere!!
c) Cosa strana nessuno finora gli ha detto una roba simile:
“senti ciccio, se sei nato figlio di papà nel benessere economico lo devi anche molto ai tantissimi italiani che si andavano a vedere gli spettacoli di tuo padre perchè senza pubblico nessun attore raggiunge la fama e la ricchezza, quindi se ora sputi sul piatto dove hai ben mangiato fin da piccolo e allora sei solo un Ingrato Pezzo di Mer….!!!!”
Cordiali saluti
Fabrice
Per unire ulteriormente i puntini!!
Jewish Support-for-Multiculturalism
http://www.theoccidentalobserver.net/category/jewish-support-for-multiculturalism/
Ergo, se qualsiasi persona con un minimo di razionalità e logica leggesse uno per uno gli articoli ( compresi quelli nella “Older Entries” del link di cui sopra che si trova alla fine, basta cliccarci sopra ) si renderebbe subito conto che questo loro ( degli intellettuali ebrei e pseudo intellettuali ebrei ) atteggiamento moooolto favorevole a una società multietnica lo hanno già espresso e promosso costantemente in: USA, Australia, Canada, UK, Francia, Svezia e quindi che i vari Parenzo , Lerner, Colombo, Augias, Saviano, A. Gassman, ecc.. ora lo fanno anche in Italia non è una roba dell’altro mondo, tutt’altro!!!!!
Saluti.
Fabrice
1PS nota sfiziosa: Lerner nel suo blog si vantava tutto tronfio che lui zingari davanti le vigne della sue villa non li vorrebbe mai e poi mai, gli avevo scritto un ironico commento molto tagliente e subito fui censurato!!
2PS nei due prossimi post vi segnalo due links collegati logicamente al link di cui sopra
A proposito del mio 2PS contenuto nel mio ultimo post, eccoli arrivano!!
http://www.theoccidentalobserver.net/2016/10/02/the-jewish-origins-of-the-open-borders-movement/
The Jewish origins of multiculturalism in Sweden
http://www.theoccidentalobserver.net/2013/01/14/the-jewish-origins-of-multiculturalism-in-sweden/
Cordiali saluti.
Fabrice
PS la Svezia è il caso più recente e il più clamoroso!!
[…] Davide Romano – Il Primato Nazionale […]
[…] E sulla vicenda della Sea Watch non perde occasione per fustigare l’approccio del vicepremier e vestire i panni dell’”eroe buono”: “Mi occupo di rifugiati da qualche anno ed è per me un grandissimo onore. Non solo l’Italia, ma anche l’Europa ha fatto una figuraccia: una mancanza totale di umanità e sensibilità. Servono delle regole che aiutino a salvare le persone e a tornare a recuperare un minimo di senso umano”.Come tiene a ricordarci ogni tre per due, infatti, Gassmann è ambasciatore dell’Unhcr – l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati – ma il suo peculiare modo di “occuparsi” di queste persone è stato già smascherato dalle Iene in un servizio del 2015 quando la trasmissione gli propose di ospitare un profugo e ricevette una secca risposta negativa. […]
[…] Leggi anche: Quando Alessandro Gassmann disse: «Ti piacciono i pomodori, le verdure, le fragole? Senza gli immig… […]
Senza “immigrati” il paese si ferma, si: per ridere, finalmente!
[…] contro gli «indisciplinati» delle mascherine. Pare che gretinismo, ecologia e accoglienza (ma solo quando a dover accogliere direttamente in casa propria è qualcun altro) non siano più le uniche fissazioni dell’attore: ora c’è anche l’ossessione […]
[…] gli «indisciplinati» delle mascherine. Pare che gretinismo, ecologia e accoglienza (ma solo quando a dover accogliere direttamente in casa propria è qualcun altro) non siano più le uniche fissazioni dell’attore: ora c’è anche l’ossessione […]