Roma, 8 feb — Lo attendevamo al varco: non gli erano bastate le spregevoli dichiarazioni sui martiri delle Foibe e sulla Giornata del ricordo («una legge neofascista che va cancellata»). All’alba del 10 febbraio Tomaso Montanari arriva con il convegno per mettere in discussione la legge del 2004 che istituisce la commemorazione delle Foibe, da lui definita più volte frutto di una «battaglia revisionista» e «il più clamoroso successo della falsificazione storica» da parte della destra «più o meno fascista». Titolo della conferenza: Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi del Giorno del Ricordo. Più chiaro di così…
Montanari e l’ennesimo sfregio alle foibe
Siccome — in special modo da due anni a questa parte — va molto di moda estrarre dal cilindro il termine «scienza» sotto il cui marchio si può fare qualsiasi sparata e reprimere qualsiasi dissenso, il rettore dell’Università per stranieri di Siena assicura che si tratta di «un’iniziativa scientifica e non politica». Ama a tal punto il rigore scientifico, Montanari, da aver chiamato anche stavolta il prezzemolino del giustificazionismo, l’immancabile Eric Gobetti, autore del libercolo E allora le foibe? di cui il professore ama citare la frase «La Giornata del Ricordo, come è stata concepita è il momento in cui la versione del neo fascismo italiano diventa la versione ufficiale dello Stato». Parola di pugnetto chiuso e fotografia sorridente di fronte alla bandiera jugoslava: pura scienza. Come è pura scienza il suo pamphlet intriso di giustificazionismo, finalizzato ad attenuare la gravità dei crimini commessi dal partigianismo titino. Talmente sciatto e di parte da non essere piaciuto nemmeno a una certa sinistra.
Un parterre di “esperti”
Ebbene Gobetti sarà presente nel parterre dei «migliori esperti, storici, colleghi universitari da tutta Italia e una collega dell’Università di Lubiana», assicura Montanari. L’operazione «controllo della memoria», andrà in onda in streaming il 9 febbraio alle 16 dall’Aula Magna dell’Università senese e vedrà il rettore e accoliti vari, sapientemente scelti, «riesaminare e discutere la genesi, i caratteri, e le implicazioni politiche e civili della legge del 2004». Cioè, citando le parole dello stesso Montanari, la destra è nel torto perché «cerca di ingigantire le foibe e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l’equiparazione dei due tragici eventi». Con buona pace degli esuli, dei loro discendenti e di tutti i martiri trucidati dai titini.
6 comments
gli scienzati della vagina madre…
La disumanità e miseria umana non ha proprio limiti in certe persone
[…] che il vero obiettivo di Montanari è parlare d’altro. Di tutto, forse, tranne che della tragedia che si abbattè sugli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia alla fine del secondo conflitto mondiale «Vorrei ricordare a Montanari – ha aggiunto la Nisini […]
[…] Cristina Gauri – Siena, 9 feb — Una manifestazione per contestare la conferenza-sfregio sulle foibe indetta dal rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari: ieri pomeriggio […]
[…] della sinistra estrema — sia quella dei centri sociali, sia quella dei ben pasciuti sedicenti intellettuali e storici che pontificano al sicuro delle loro cariche remunerate coi soldi pubblici — la tragedia del confine orientale e […]
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