Roma, 18 set – C’è un terrorista in giro per l’Italia. E questa è la brutta notizia. Quella buona non c’è, ce n’è anzi un’altra altrettanto inquietante: il terrorista in questione è fuggito dal tribunale di Firenze dove era stato portato in manette per un’udienza. Dunque non solo un pericoloso jihadista è a piede libero, ma è riuscito a evadere in modo tanto rocambolesco quanto chiaramente inaccettabile. Si chiama Abidi Aymen, è un tunisino di 25 anni ed è accusato di tentato omicidio a Lipsia il 9 aprile 2020. Ma come ha fatto a fuggire? Stando a quanto riportato da La Nazione, si è sottratto al controllo degli agenti che lo tenevano sott’occhio, colpendo anche al collo un agente della polizia penitenziaria ed eclissandosi in circostanze ancora tutte da chiarire.
Una fuga incredibile
Ad esempio non è chiaro come sia riuscito a munirsi di un’arma con cui poi ha ferito il poliziotto. Così come resta un mistero come il tunisino, arrestato due mesi fa a Firenze per terrorismo, sia riuscito a fuggire a gambe levate con le manette ancora strette ai polsi senza essere bloccato da nessuno. Le stesse manette le hanno ritrovate successivamente gli agenti della questura su un autobus cittadino, dopo che a tutte le forze dell’ordine era arrivato via radio l’avviso di ricerca dell’evaso. Del jihadista nessuna traccia, sparito nel nulla. Gli investigatori ipotizzano che il 25enne sia ancora a Firenze, probabilmente non distante dal palazzo di Giustizia da cui è scappato. C’è però anche il forte sospetto che abbia trovato rifugio da qualche amico, forse un complica che di conseguenza adesso lo sta volontariamente coprendo.
Un uomo pericoloso
Ma quanto è pericoloso Abidi Aymen? Molto, almeno a giudicare dai suoi trascorsi criminali. Stando alle ricostruzioni delle forze dell’ordine avrebbe infatti preso parte a una sparatoria a Lipsia, in Germania, durante la quale un serbo di 47 anni rimase gravemente ferito al collo. E pure in quel caso riuscì a dileguarsi – prima che la polizia tedesca arrivasse sul posto – riuscendo ad approdare tranquillamente proprio a Firenze, dove successivamente venne catturato in pieno centro dagli uomini della squadra mobile.
Fu però tutto tranne che un’operazione agevole, perché il tunisino pure in quell’occasione provò a sottrarsi all’arresto, fuggendo in bicicletta tra i banchi del mercato di San Lorenzo e le vie circostanti.
Alessandro Della Guglia
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