Roma, 11 feb – Vittorio Feltri è scatenato e continua a tirare bordate su Twitter. Un cinguettio continuo che non risparmia nessuno, ma colpisce in particolare grillini, comunisti e sostenitori indefessi del “profeta” Draghi. “Ha ragione il prof. Marco Gervasoni: gli elettori di 5 stelle sono una calamità, peggio dei vecchi comunisti”, tuona il direttore di Libero.
“Le foibe dovevano inghiottire i comunisti così oggi ne parlerebbero tutti, invece le vittime erano solo italiani magari fascisti”, scrive ancora Feltri.
Feltri, bordata anche a Grillo
E ancora: “Beppe Grillo, dice Mentana, guarda lontano. Peccato che non veda un ca***”. Una bordata al garante pentastellato arrivata dopo la riflessione di Enrico Mentana durante la sua Maratona. Il direttore del TgLa7, riguardo alla possibile scissione del Movimento 5 Stelle, aveva esclamato: “Beppe Grillo guarda lontano”. Un giudizio piuttosto generoso, che in qualche modo esaltava una presunta strategia lungimirante e di ampio respiro da parte di Grillo. Con tutta evidenza Feltri non condivide l’interpretazione di Mentana e ironizza così, con un “Peccato che non veda un ca***”.
A ben vedere però – e speriamo di vederci meglio di Grillo – lo stesso Feltri, stando ai suoi continui tweet, è pure una delle poche voci fuori dal coro che incensa senza indugio Mario Draghi. “Fino ad alcuni giorni fa tutti leccavano il posteriore a Conte, ora lo leccano a Draghi. Cambiano i culi ma le lingue sono sempre le stesse”. E ne ha pure nei confronti di chi ne critica le intenzioni a prescindere, senza che ancora sia in realtà diventato premier. Sulla base insomma di mere dichiarazioni: “Draghi propone di chiudere le scuole a fine giugno, e gli insegnanti nonché i sindacati non ci stanno. Non mi stupisco, c’è gente che pur di non lavorare si impegna allo spasimo”, cinguetta Feltri. Nessun dorma, ce n’è per tutti signori.
Alessandro Della Guglia