Roma, 23 mag – Esattamente 30 anni fa, quel maledetto 23 maggio 1992, poco prima delle ore 18:00, un attentato dinamitardo di Cosa Nostra pose fine alla vita di Giovanni Falcone. Si tratta di quella che è passata alla storia come «strage di Capaci». Oltre al famoso giudice antimafia, rimasero uccisi la moglie, Francesca Morvillo, e i tre agenti della scorta. Poche settimane dopo, il 19 luglio, ci sarà la strage di via D’Amelio, dove le cosche siciliane riuscirono a eliminare anche Paolo Borsellino.
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Non era la prima volta che Cosa Nostra provava ad assassinare Falcone: già nel giugno del 1989, c’era stato il cosiddetto attentato dell’Addaura, che però fallì. Oltre a dover fronteggiare i tentativi di omicidio della mafia e le numerose calunnie che lo colpivano, Falcone ricevette spesso lettere minatorie che ne annunciavano la morte. Tra i vari documenti che lo attestano, ce n’è uno molto particolare. Si tratta di un video, realizzato dall’Adnkronos, in cui si vede Falcone leggere le minacce in diretta.
Falcone legge la lettera minatoria
Il documento è eccezionale anche perché risale a 11 giorni prima della strage di Capaci. In quel frangente, Falcone era tra i relatori di una conferenza organizzata dalla stessa Adnkronos. Si trattava del convegno Droga: il nuovo impero del male. Una guerra globale e planetaria, argomento di cui il giudice antimafia era ovviamente molto esperto, viste le sue indagini su Costa Nostra. Nel video si vede qualcuno che porta a Falcone un biglietto. Il magistrato, sorridente, lo apre e inizia a leggere. Via via che le righe scorrono, la sua espressione diviene sempre più cupa. Poi la rassegnazione e un pizzico di nonchalance: non era la prima lettera minatoria che riceveva, quindi tanto valeva non darle troppo peso. Undici giorni dopo, pero, la tragedia.
Il video
Vittoria Fiore
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