Roma, 15 gen – Dopo il corteo dello scorso dicembre contro degrado e insicurezza, le forze identitarie di Difendi Brescia tornano a mobilitarsi: indetto un presidio per venerdì 17 gennaio ore 21:00 presso il Parco Pescheto.
Il presidio al Parco Pescheto
“Negli ultimi giorni, la violenza e i crimini degli immigrati” – si legge in una nota firmata Difendi Brescia – “si sono intensificati a Brescia: a partire da giovedì scorso, abbiamo appreso dai media locali le notizie di una colluttazione a colpi di bottiglie sotto la Pallata, la rapina ai danni di due minori italiani in centro storico, l’aggressione ad un ragazzo e ad un capotreno in stazione, il tafferuglio al centro Redona con un accoltellato grave in ospedale, infine la rissa tra una ventina di nordafricani al parcheggio dei pullman in pieno pomeriggio. In ultimo, è di ieri pomeriggio il video, ormai virale, dello scontro armato tra una dozzina di giovani stranieri in Corso Garibaldi. Questi eventi confermano, ancora una volta, che l’immigrazione incontrollata è la causa dell’insicurezza generale e quest’ultima è la conseguenza principale del fallimento della società multirazziale”
“La lotta per riprenderci Brescia è soltanto iniziata”
“In riferimento al presidio di venerdì 17 gennaio ore 21:00 presso il Parco Pescheto” – continua la nota – “le forze identitarie di Difendi Brescia (Brescia ai Bresciani, CasaPound, Comunità Militante, Nazionalisti Camuni, Rete dei Patrioti, Veneto Fronte Skinhead) non possono far altro che ignorare i deliri e il vano tentativo di togliere agibilità politica da parte della sedicente nuova ‘assemblea permanente antifascista’. L’unica permanenza di questa sinistra è quella di essere costantemente fuori dalla realtà: i fatti parlano chiaro e ci danno ragione. Vogliamo chiarire che il nostro principale interlocutore ed antagonista politico è la Giunta Castelletti, non i collettivi o i centri sociali, ed è il sistema di potere che governa la città che noi intendiamo scardinare; dal corteo del 13 dicembre, in tutti i modi e accusandoci di qualsiasi falsità (svastiche in centro storico, aggressione di un professore, etc.), il sistema ha cercato di sviare l’attenzione dai problemi reali: non demordiamo e guardiamo avanti. Oltre a quella del 17 Gennaio sono già in cantiere ulteriori attività. La lotta per riprenderci Brescia è soltanto iniziata”.