Roma, 15 ott – Un guasto ai freni in entrata alla stazione, il deragliamento, l’urto contro il muretto. Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi l’incidente occorso stamane ad un convoglio della linea A della metropolitana di Roma presso la stazione Anagnina ma, per fortuna, sul mezzo viaggiavano solo il macchinista ed un operaio Atac, entrambi illesi.
Linea A bloccata
Meno bene è andata alla linea in sé, che fra le stazioni di Anagnina e Arco di Travertino – quasi un quarto della sua percorrenza – è e rimane interdetta alla circolazione. I disagi si fanno sentire: fra le due fermate sono stati predisposti bus sostitutivi, non sufficienti però a smaltire il flusso di migliaia di pendolari. Ripercussioni, in termini di ritardi e quindi sovraffollamento delle carrozze, anche sul resto della linea che taglia Roma da est a ovest passando per la stazione Termini e il Vaticano.
Atac comunica che sulla linea A sono “In corso interventi per ripristinare al più presto la funzionalità della linea”, ma senza dare ulteriori specifiche sui tempi. La società, comunale, spiega inoltre che sono state ativate “due commissioni interne di indagine per accertare le cause dell’inconveniente”.
L’assessore Esposito: mi vien da piangere
“Avevo già detto che ci voleva fortuna e una preghiera ogni mattina stamattina sinceramente mi viene da piangere“, ha detto l’assessore ai trasporti dimissionario (ma ancora in carica pro-tempore) Stefano Esposito. L’invocazione al cielo invece dei lavori di messa in sicurezza. Una discreta campagna di marketing per il Giubileo imminente.
Peccato che, per i romani, al di là degli eventi straordinari, sia un’impresa extra-ordinaria poter fare affidamento sulla mobilità pubblica.
Dando i trasporti su gomma per caso ormai quasi perso fra ritardi, traffico, mezzi senza manutenzione, guasti, rimanevano – per quanto possibile – quelli su rotaia. O almeno, rimaneva una delle due linee a poter pensare di salvare la già drammatica situazione. La linea A appunto, nota come più o meno affidabile, con la maggior parte dei convogli nuovi di pacca e fin il wi-fi disponibile per quasi tutto il tragitto.
Ora anche questa minima certezza rischia di venire spazzata via. A luglio il grave incidente nel quale morì un bambino alla stazione Furio Camillo, due settimane fa il crollo di un controsoffitto a Piazza di Spagna con un’altra interruzione di traffico. A piangere, se mai, sono ogni giorno i cittadini di Roma.
Roberto Derta