Bolzano, 23 dic – Cade il mito di Bolzano, città sicura ed impeccabile fino a pochi anni fa, famosa per i suoi mercatini di Natale, la natura incontaminata, la pulizia e le pietre squadrate dei suoi monumenti. Oggi è diventata una città pericolosa in cui, ormai ogni giorno, arriva la notizia di uno scippo o una rapina spettacolare.
Tre giorni fa, ad esempio, sono stati arrestati due giovani disoccupati entrati, nella notte all’interno degli edifici universitari facendo incetta di macchine fotografiche e computer; ieri tre ubriachi hanno aggredito un ragazzo; a una signora è stata svaligiata la casa mentre faceva la doccia mentre, un ragazzino di 12 anni è stato malmenato e derubato di pochi euro da due uomini in pieno giorno. I commercianti del centro, che avevano chiesto al sindaco il montaggio di telecamere di sicurezza, si sono sentiti rispondere: “Chi ha un locale se le paghi”.
“C’è un forte immobilismo da parte dell’amministrazione – dichiara al Primato Nazionale, Marco Caruso, giovane consigliere di circoscrizione di Unitalia, nel quartiere Don Bosco – il sindaco non fa altro che minimizzare”. “È da un anno che in piazza Erbe, gira una banda di stranieri che scippano, rubano e picchiano i cittadini nelle ore notturne, tutti sanno chi sono ma nessuno fa nulla”. Da tempo Caruso sta conducendo una battaglia contro il dilagare del problema sicurezza chiedendo più sorveglianza da parte delle forze dell’ordine che spesso non presidiano le zone in cui è più alta la densità di crimini commessi. “È impossibile far finta che l’immigrazione non sia connessa a quel che sta succedendo a Bolzano, visto che molti protagonisti di scippi e violenze sono extracomunitari. Spesso queste persone percepiscono anche dei sussidi pubblici che andrebbero immediatamente sospesi nel caso in cui venissero accertati reati”.
Insomma, la criminalità è fortemente cresciuta nell’ultimo anno e non si sono affatto proposti rimedi efficaci per contrastarla. Così anche Bolzano non sfugge al destino di tutte le città europee che si stanno trasformando in grandi banlieu degradate che rispecchiano il degrado morale degli uomini che le governano.
Aurora Benincampi