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Covid, G7 chiederà all’Oms nuova indagine sulle origini del virus

by Ludovica Colli
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Roma, 10 giu – I leader del G7 chiederanno all’Oms una nuova e trasparente indagine sulle origini del coronavirus. Lo si legge nella bozza del comunicato finale di cui l’agenzia Bloomberg ha preso visione. Ieri la stessa richiesta era trapelata da una bozza della dichiarazione del vertice Ue-Usa. Si tratta di un tema che sta molto a cuore all’amministrazione guidata da Joe Biden. Secondo Bloomberg, il G7 si impegnerà anche a distribuire nel mondo un miliardo di dosi di vaccino contro il Covid-19 nell’arco del prossimo anno

Il G7 chiederà all’Oms una nuova ricerca sulle origini del Covid

L’agenzia di stampa internazionale riporta che Usa e Ue sono pronti a sostenere una nuova ricerca per accertare le origini del Covid-19. Ciò si rende necessaria alla luce di valutazioni contrastanti su dove sia scoppiato il focolaio iniziale dell’epidemia, poi pandemia. Nella bozza del documento che sarà adottato dal G7 a fine mese si legge che i Paesi “chiedono progressi su uno studio di fase 2 trasparente, basato sull’evidenza e condotto da esperti dell’Oms sulle origini del Covid-19, che sia privo di interferenze“.

Le tensioni con la Cina

Numerosi Paesi – tra cui gli Usa – hanno chiesto alla Cina di essere più trasparente e consentire maggiore accesso ai dati in possesso. In tal senso, una nuova indagine rischia di alimentare le tensioni con Pechino, che ha respinto l’ipotesi di una fuoriuscita del virus da un laboratorio di Wuhan (epicentro della pandemia) e ha rifiutato di collaborare agli sforzi internazionali per indagare ulteriormente sulle origini del virus. Tuttavia nuovi studi forniscono evidenze scientifiche circa la creazione artificiale del virus (e la possibile successiva “fuga” dal laboratorio).

L’impegno Usa-Ue a rafforzare le indagini sulle future pandemie

Bloomberg riporta che la bozza del documento potrebbe variare ancora prima della versione ufficiale, tuttavia quello che è certo è che Usa e Ue “si impegnano a lavorare insieme per lo sviluppo e l’uso di mezzi rapidi e indipendenti per indagare su tali focolai in futuro”. Una dichiarazione d’intenti che presuppone che quella in corso sia la prima di una serie di pandemie.

Ludovica Colli

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