Milano, 27 feb – Io ti conosco, mascherina… Approfittano anche dell’emergenza coronavirus le ladre rom che imperversano a Milano, costantemente a caccia di prede da derubare, specie tra i turisti.
Nuove emergenze, nuovi escamotage
Come abbiamo più volte raccontato, si tratta di bande organizzate di borseggiatrici nomadi con vari passaporti balcanici, per lo più giovani e in molti casi regolarmente incinte per evitare gli arresti; si muovono a piccoli gruppi nei luoghi di maggiore transito di persone, come i vagoni e le banchine della metropolitana, il piazzale della Stazione Centrale, il centro storico. Scelti i bersagli più facili, le professioniste del furto puntano dritte a borse, zaini, portafogli, smartphone, macchine fotografiche e preziosi dei malcapitati. In questi giorni di allarme sanitario, strade e piazze del capoluogo lombardo sono meno frequentate del solito e allora le scaltre malviventi rom ricorrono a un semplice escamotage per portare avanti la propria attività.
Niente vaccini per queste inclinazioni
Indossano le mascherine, come molti passanti, e via, il vantaggio è doppio: si mimetizzano e allo stesso tempo diventano meno riconoscibili in vista di eventuali denunce. Non è la furbizia a far loro difetto, come è noto. E poi, il coronavirus passerà, ma loro no. Continueranno a manifestarsi nelle nostre strade e ad oggi trovare un vaccino definitivo a tale piaga non sembra essere una priorità.
Fabio Pasini
1 commento
Chissà perché i rom si ammalano raramente d’influenza