Roma, 15 dic – Dopo la sentenza dell’antitrust sul “Padorogate” l’influencer Chiara Ferragni parla di “comunicazione fraintesa” direttamente sul suo profilo social e rilancia: “Continuerò a fare beneficenza”, come se fosse la Santa Martire dei pandori solidali.
La faccia tosta della Ferragni
Bene o male purchè se parli, dice un vecchio adagio del marketing: ma quando si supera il confine della decenza per approdare sulle sponde dell’arroganza più spudorata? Ci sarebbe da chiederselo viste la risposta che Chiara Ferragni ha affidato al suo profilo social – letteralmente la sua impresa – dopo la sentenza dell’antitrust che l’ha sanzionata per aver attuato una pratica commerciale scorretta avendo pubblicizzato il “Pandoro Pink Christmas“, lasciando intendere ai consumatori che comprandolo avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Una speculazione in piena regola, che la signora dei pandori ha giustificato così: “Sono dispiaciuta se qualcuno possa aver frainteso la mia comunicazione, e messo in dubbio la mia buona fede. Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza così come abbiamo sempre fatto perchè mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita. E dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti”. Come trasformare qualsiasi cosa in un reality show.
Sergio Filacchioni