Merano, 31 mag. – Niente Schützen l’11 giugno a Merano per le celebrazioni dei 25 anni di autonomia altoatesina. Gli storici archibugi dei bersaglieri tirolesi non presenzieranno alla manifestazione a cui parteciperanno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del suo omologo austriaco Alexander Van der Bellen. Il motivo? È stato loro negato di sentir suonare l’Inno alla Gioia anziché l’Inno di Mameli.
I “cappelli piumati”, eredi delle truppe antinapoleoniche dell’eroe tirolese Andreas Hofer avevano chiesto uno strappo al protocollo, che prevede l’esecuzione degli inni nazionali dei Paesi dei rispettivi Capi di Stato presenti. Ma agli Schützen proprio l’inno italiano non va giù. Preferivano che venisse suonata la musica simbolo dell’Unione Europea.
Dopotutto all’Alto Adige sembra proprio che l’Europa piaccia dato che, tra forti polemiche, lo scorso mese di novembre il governatore Kompatscher e gli Schützen accolsero in poma magna il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. In quell’occasione su proprio il governatore Kompatscher a schierare i ca
ppelli piumati come servizio d’ordine e guardia d’onore. Anche allora, dopo i tradizionali spari a salve a titolo di omaggio a Juncker, vennero eseguiti l’inno dell’Europa e quello del Tirolo. Ma niente inno di Mameli.
Questa volta il governatore altoatesino ha rifiutato la richiesta e gli Schützen si sono offesi. Elmar Thaler, comandante dei bersaglieri tirolesi ha spiegato a Kompatscher che gli Schützen, che in Alto Adige sono considerati tra i protagonisti della battaglia politica a differenza del Tirolo dove sono puro folklore, non possono stare sull’attenti quando sentono suonare l’inno italiano. Di qui la loro assenza alla manifestazione.
3 comments
Anche in Romania i secleri provocano allo stesso modo e poi lustrano le scarpe dei burocrati europei, del resto la UE è sempre stata a favore delle minoranze…
Fuciliamoli tutti e deportiamo altoatesini e tirolesi.
esproprio e deportazione