Roma, 14 giu – Occhio al cavallo. Incredibile incidente in piazza della Signoria, a Firenze, dove un cavallo ha “tamponato” l’auto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Strano ma vero, per dirla con il mitico titolo della celebre rubrica della Settimana Enigmistica.
Cavallo imbizzarrito tampona l’auto del ministro Lamorgese
L’episodio è accaduto oggi pomeriggio nel capoluogo toscano. Il cavallo, che stava trainando una carrozza da “fiaccheraio” (per intendersi una di quelle che portano in giro i turisti), si è imbizzarrito all’improvviso. E si è scagliato contro due auto, quella del ministro e l’altra della scorta, in sosta sotto la Loggia dei Lanzi. L’equino è stato poi bloccato. Nessuna grave conseguenza, fortunatamente. Perché a parte qualche danno ai veicoli colpiti, nessuna persona presente sul posto è rimasta coinvolta e anche l’animale non ha riportato ferite. Al momento dell’incidente la Lamorgese si trovava comunque all’interno di Palazzo Vecchio, dove oggi ha aperto i lavori del consiglio comunale fiorentino.
Immigrazione, il ministro non sa che pesci prendere
Durante la sua visita a Firenze, il ministro dell’Interno ha affrontato anche il tema della gestione dell’immigrazione, sempre più preoccupante alla luce degli sbarchi continui in particolare a Lampedusa. “E’ necessario procedere ai rimpatri e con gli accordi con i paesi terzi”, fa sapere la Lamorgese. “L’unico che funziona con numeri più sostanziosi è quello con la Tunisia – mentre anche a causa della pandemia causata dal Coronavirus – con altri paesi i voli al momento sono bloccati e ricominceremo spero quanto prima. Ho quindi chiesto all’Europa accordi di rimpatrio a livello europeo per avere maggiore forza rispetto ai singoli paesi. Spero che l’Ue riesca a mettere in campo questo piano quanto prima”. Speranze e poco più, che oltretutto nel frattempo non risolvono affatto la situazione. L’unica soluzione che sembra avere in mente il ministro è impugnare i soliti accordi con l’Unione europea, finora rivelatisi del tutto inutili.
Alessandro Della Guglia
1 commento
Forse il cavallo è ghiotto di pesce, la ministra non sa che pesci prendere, ecco il business. Oppure, più probabile, che anche il cavallo avrebbe una gran voglia di prenderla a calci e ci ha provato; almeno lui nessuno lo mette in galera; se lo facessimo noi pur con la stessa voglia, quante notti in guardina !!!