Roma, 31 doc – Un popolo ben intenzionato a passare il Capodanno all’insegna di delazioni e denunce di veglioni abusivi. E’ quanto risulta da un’indagine Coldiretti-Ixé, secondo la quale quasi un italiano su due (47%) a Capodanno sarebbe pronto a denunciare alle forze dell’ordine chi infrange le disposizioni dei Dpcm: feste con molti invitati, veglioni abusivi o assembramenti.
La metà degli italiani denuncerebbe i veglioni abusivi di Capodanno
E’ questo il ritratto che emerge da un’Italia provata da dieci mesi di restrizioni, lockdown, zone rosse, gialle e arancioni, allarmismi, terrorismi, criminalizzazioni dei cittadini e inviti continui alla delazione. La metà degli italiani, a quanto pare, ha recepito a meraviglia l’invito del ministro Speranza, che esortava alla «spiata» i suoi connazionali suggerendo loro di segnalare alle forze dell’ordine i comportamenti non virtuosi e non in linea con le disposizioni ultra restrittive dei Dpcm.
Un popolo amareggiato e frustrato
Insomma, attenti al vicino di casa, e stasera fatevi due conti. C’è il rischio che il veglione di Capodanno si trasformi in un salasso e in un problema con le forze dell’ordine. Una «sensibilità», Coldiretti la chiama così, che scaturisce anche dal fatto che «il 76% degli italiani dichiara di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno proprio per rispettare le norme in vigore». In definitiva, un italiano su due non riesce a gestirsi risentimento, frustrazione e depressione scaturiti da questa situazione. E la farebbe volentieri pagare al dirimpettaio, nel caso in cui questi decidesse di organizzare un veglione di Capodanno troppo animato.
Chi li chiama spie, chi li chiama «responsabili»
Alla Coldiretti non piace però parlare di «spioni» del veglione. Ad AdnKronos sottolinea invece come il risultato evidenzi «un buon livello di responsabilizzazione della popolazione, con una condanna per azioni che mettono in pericolo la sicurezza di tutti». E se il 47% degli italiani ha già il telefono in mano per allertare le forze dell’ordine, ecco come si suddivide il restante 53% degli intervistati. Un 23% che dichiara di «voler decidere sul momento se denunciare oppure no», mentre il 30% questo Capodanno si farà i fatti propri: niente delazioni anti veglione se i vicini eccedono con i festeggiamenti.
Il primato dei delatori ce l’ha il Sud Italia, dove ben il 59% è pronto a fare lo spione. Più morbidezza la dimostrano il Centro e le Isole, dove la percentuale scende rispettivamente al 39% e al 41%. Al Nord Ovest i segnalatori si attestano al 46%, nel Nord Est la percentuale scende al 44%.
Cristina Gauri
6 comments
A questi kapò che si credono nel giusto ed intoccabili in quanto ubbidiente, basta denunciarli uno per uno e poi passa la voglia di fare i cretini… È per colpa loro che la situazione è questa.
Gli italiani hanno sempre avuto il vezzo di essere dei servetti dei loro amici con la stella a sei punte…
[…] Un Capodanno da spioni: un italiano su due pronto a denunciare… […]
E’ il perpetuarsi del “mal comune mezzo gaudio”…, non si accorgono che così facendo rimangono sempre più soli, sempre più disperati e sempre più malati. E poi si chiedono pure il perché!
E ringraziate Conte che ancora non ha istituito un premio per i delatori o, caso mai, una lotteria speciale.
Mannaggia a me che l’ho pensato e scritto..
brutti infami!