Roma, 10 giu — E’ una fortuna che i due nigeriani e i due albanesi protagonisti di questa vicenda riminese non facciano parte del corpo degli Alpini, altrimenti chi le avrebbe sentite quelle di Non una di meno? Facezie a parte — e le confermano i numerosi casi di cronaca che punteggiano la Penisola — sembra proprio che ci sia la tendenza, da parte degli immigrati importati recentemente entro i nostri confini, a risolvere i contenziosi con poca diplomazia e molto sangue.
Rissa tra nigeriani e albanesi, ci scappa il dito amputato
Stando a quanto riportato dalle cronache locali i quattro contendenti avevano innescato una violenta rissa a colpi di ombrellone, pugni, calci e spintoni, nel cuore della notte. Poi tutto sarebbe degenerato con un morso, con il quale uno dei subsahariani ha staccato una falange della mano destra all’avversario. Non pago, l’ha pure ingoiata, in un raptus di cannibalismo.
Tre in manette
L’episodio ha avuto luogo all’altezza del bagno 70, nella notte tra lunedì e martedì scorso, in un punto solitamente frequentato da ragazzi e famiglie con bambini. L’inferno, scoppiato alle 3 di notte, è stato sedato grazie all’intervento delle guardie giurate in servizio notturno presso gli stabilimenti balneari di Rimini, allertati dalle urla che provenivano dal luogo dello scontro. I quattro stavano seguitando ad azzuffarsi nella distesa di lettini e ombrelloni chiusi. Sul posto sono successivamente intervenute le forze dell’ordine.
I motivi della rissa
La bagarre, secondo quanto ricostruito in questura sarebbe scaturita da una rivalità amorosa. Questa è la versione fornita dai tre, di cui gli investigatori non sembrano troppo convinti, non avendo trovato riscontri effettivi. I tre sono accusati di rissa aggravata. Al nigeriano «ingordo» il pubblico ministero contesta anche lesioni personali gravissime. Per l’albanese si è resa necessaria l’assistenza medica al pronto soccorso.
Cristina Gauri
1 commento
Sì, ma poi com’é finita? Si è riattaccato il dito un poco merdoso? Comunque se cominciano a sbranarsi a vicenda, abbiamo risolto il problema…in parte.