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Cancel culture contro Magellano: via il suo nome dall’astronomia

by Andrea Grieco
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Roma, 17 nov – Ennesima pazzia in salsa woke e politicamente corretto. In questi giorni, negli Stati Uniti d’America, è partita una petizione da parte di un gruppo di astronomi guidato da Mia de los Reyes, dell’Amherst College in Massachusetts, che mette sotto accusa Ferdinando Magellano, famoso esploratore portoghese vissuto tra il XV° e XVI° secolo, per il suo fantomatico ruolo di “colonizzatore, schiavista ed assassino”. Nello specifico, la petizione pubblicata attraverso un articolo sulla rivista Physics richiede di cambiare il nome a galassie, telescopi e veicoli spaziali dedicati al navigatore.

Astronomi contro Magellano

Questo gruppo di astronomi ha rivolto il proprio assurdo appello all’Unione astronomica internazionale(Iau), l’organizzazione che riunisce tutte le società astronomiche del mondo. Particolare attenzione è stata data alle due galassie satelliti più luminose della Via Lattea, denominate appunto Nubi di Magellano. Sempre all’interno dell’articolo, i ricercatori hanno sottolineato come Magellano abbia “commesso atti orribili”, “riducendo in schiavitù i nativi Tehuelche” nell’attuale Argentina, mentre a Guam e nelle Filippine “lui e i suoi uomini bruciarono villaggi e ne uccisero gli abitanti”. Nel campo dell’astronomia il nome del pioniere portoghese, fautore della prima circumnavigazione del globo, non è l’unico ad essere stato colpito dalla scure della cancel culture. Infatti, anche il nome di James Webb, storico amministratore Nasa negli anni ’60 a cui è dedicato il famoso telescopio spaziale, fu oggetto di polemiche per alcune sue affermazioni considerate omofobe.

Il ricatto dell’ideologia woke e cancel culture

La barbarie woke, basata esclusivamente sul ricatto di un revisionismo storico e sociale senza alcun fondamento, è ormai un vero e proprio progetto ben definito. Questo processo si serve della cancel culture, della censura e di un fanatismo moralista che è diventato il terrore di chiunque si esprima pubblicamente su qualunque questione. Idolatria verso fantomatici standard morali e un conseguente conformismo totale che più e più volte è stato denunciato come dannoso e annichilente. La risposta è ricostruire le proprie mura interiori prima di contrastare l’assedio.

Andrea Grieco

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