Vercelli, 3 mag — E’ ormai acclarato, sempre più italiani mostrano insofferenza verso le misure anti Covid e soprattutto verso le forze dell’ordine incaricate di farle rispettare: lo dimostra quanto avvenuto a Vercelli dove una poliziotta ha subìto un’aggressione mentre interveniva per disperdere un assembramento. Lo riporta TgCom24.
Poliziotta presa a calci durate controllo anti Covid
L’aggressore è una donna di trent’anni che ha preso a calci in faccia l’agente durante un controllo anti Covid. «Mi ha presa a calci e pugni una donna durante un servizio per il contenimento dell’emergenza covid — questo il racconto della poliziotta attraverso Valzer Mazzetti, segretario del sindacato Fsp —. Un colpo mi ha raggiunta vicinissimo a un occhio. Me la sono vista molto brutta. L’esagitata che mi ha aggredita è stata arrestata, ma quale concreta punizione possiamo aspettarci per lei?».
L’aggressione
Teatro dell’aggressione piazza Cavour, nei pressi di un bar dove alcune persone si trovavano assembrate. La poliziotta era intervenuta per disperdere i presenti, incontrando però le loro vibrate proteste. In particolar modo, una donna esortava tutti a ribellarsi ai controlli e alle misure anti Covid. Quando la poliziotta ha tentato di identificarla, la donna ha reagito scagliandosi contro di lei con calci e pugni. L’ultimo calcio aveva raggiunto l’agente al cinturone, provocandone la caduta della radio di servizio. Chinatasi per raccoglierla da terra, la vittima è stata raggiunta da un altro calcio in pieno volto. Una volta all’ospedale, dove ha ricevuto le cure del caso, la poliziotta ha ricevuto una prognosi di una settimana. Per l’esagitata sono scattate le manette mentre il locale è stato chiuso per 5 giorni.
Conclude Mazzetti: «Quello della collega presa a pugni e calci a Vercelli, cui manifestiamo la più totale solidarietà e auguriamo una prontissima guarigione, è solo l’ultimo episodio che conferma questo triste assunto: nel nostro paese aggredire gli appartenenti alle forze dell’ordine è praticamente ormai uno sport».
Cristina Gauri
1 commento
Non esageriamo… Se fai il poliziotto qualcosa sai di rischiare, altrimenti vivremmo tutti in una società senza alcun bisogno di divise interne. Tutti civili e tutti militari…