Bologna, 3 apr – Un risveglio di sangue a Bologna dove un cittadino camerunense ha ucciso, fatto a pezzi e poi gettato tra i rifiuti la sua fidanzata, Emma Pezemo, anche lei originaria del Camerun.
Bologna, camerunense uccide e smembra la fidanzata
Emma, anche lei camerunense, aveva 31 anni e studiava a Bologna per diventare operatrice socio sanitaria. Una fine iniqua: uccisa, fatta a pezzi e buttata come una bambola rotta in un cassonetto nel capoluogo emiliano. Il terribile ritrovamento è avvenuto domenica e la squadra mobile e tutto, innegabilmente, porta al fidanzato della donna Jacques Honoré Ngouenet, 43 anni. I due avevano trascorso la giornata insieme: il camerunense è stato trovato impiccato.
L’allarme delle coinquiline di Emma
Le coinquiline di Emma, allarmate dalla sua sospetta sparizione, avevano anche contattato Jacques per avere informazioni sulla ragazza. Ma il camerunense ha negato di sapere dove fosse dicendosi preoccupato anch’esso. Sono state sempre loro, dunque, a chiamare la polizia per denunciare la scomparsa di Emma. Gli agenti della squadra mobile sono subito andati a casa di Jacques e lì lo hanno trovato impiccato.
Il suicidio e la “confessione”
Quando alcune persone hanno segnalato tracce di sangue su un cassonetto, gli agenti hanno fatto la macabra scoperta: il corpo di Emma era ì, fatto a pezzi. Probabilmente smembrato con un machete o una mannaia. l camerunense ha lasciato un messaggio, scritto in francese, dalle frasi sconclusionate. Per gli investigatori sarebbe una prova di ammissione. conterrebbe, secondo gli investigatori, elementi che fanno capire le sue responsabilità nel fatto.
1 commento
Qualcuno girasse questa notizia a Bergoglio.