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“Basta quarantena per un solo positivo in classe, meglio i tamponi”. La soluzione di Bertolaso

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 23 set – “Basta quarantena per un solo positivo in classe, meglio i tamponi“: la soluzione la propone Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia. Nel pieno del ritorno alla didattica a distanza a causa dei contagi a scuola (che strano, il green pass obbligatorio non è servito a niente…) l’ex capo della Protezione civile offre una sensata alternativa allo spedire tutti in Dad. Scenario peraltro che tutti volevano scongiurare – a partire dal ministro dell’Istruzione Bianchi e che invece si è puntualmente riproposto. Perché – è ovvio – il green pass obbligatorio per i prof non risolve il problema delle classi-pollaio e dei bus-pollaio.

Bertolaso: “Quarantena con Dad per un solo positivo in classe va rivista e corretta”

“La quarantena con Dad a tappeto per un solo positivo in classe è una misura che va rivista e corretta. I ragazzi devono andare a scuola. Si facciano tamponi anziché metterli tutti in quarantena, sempre in regioni dove la situazione è migliore: purtroppo oggi l’Italia da questo punto di vista non è tutta uguale”. Così Bertolaso in una intervista al Corriere della Sera. Occasione in cui ovviamente si fa i complimenti da solo per la campagna vaccinale in Lombardia: 82% di over 12 immunizzati e 88% con almeno una dose di vaccino. “Ci siamo arrivati con un grande gioco di squadra. Ai lombardi l’opportunità di vaccinarsi è sembrata la soluzione alle tragedie che hanno visto e vissuto più che in altre regioni. E noi, dopo i problemi iniziali, abbiamo messo in piedi una macchina da guerra che oggi funziona benissimo. E anche sulla terza dose, su 150mila immunocompromessi stiamo vedendo 700-800 prenotazioni al giorno. Per fine ottobre raggiungeremo l’80%: sarebbe già un buon risultato”.

L’ex capo della Protezione civile: “Obbligo green pass fa aumentare i vaccinati”

Per quanto riguarda l’estensione del green pass, per Bertolaso non serve l’obbligo vaccinale. Serve piuttosto “agire sull’intelligenza della gente”. Anche se in verità qui si sta parlando di obbligo indiretto – il green pass per lavorare – che costringe a vaccinarsi chi non l’ha ancora fatto. “L’ultimo provvedimento sull’obbligo di green pass per i lavoratori è stato essenziale: abbiamo raddoppiato del 150% le prenotazioni. Oggi i lombardi vaccinabili che non hanno ancora aderito sono 1 milione e 50mila: entro metà ottobre scenderemo sotto il mezzo milione”, assicura.

“Sì a togliere la mascherina in cinema e teatri con vaccinati sopra l’80%”

Intanto, afferma il più volte commissario straordinario, “si potrebbe togliere la mascherina in alcuni luoghi al chiuso, come i cinema e i teatri, in presenza di due requisiti. Una copertura vaccinale a due dosi superiore all’80% degli over 12 e la garanzia di controllo del green pass, alzandone, con le stesse premesse, la capienza almeno all’80%. Penso che, nelle stesse condizioni, si possano equiparare le discoteche a palestre, cinema o teatri”. Insomma, anche Bertolaso si accoda alla narrazione dominante (e menzognera) del “contentino” della capienza in cambio dell’obbligo di green pass praticamente per tutto.

Adolfo Spezzaferro

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