Carrara, 20 mag – “Siamo antifascisti ancora prima che cittadini”. Così una coppia toscana, Michele Ravenna e tale Giulia Giannetti, ha deciso di celebrare il proprio matrimonio davanti all’altare dell’Anpi. Tranquilli, non è un pesce d’aprile fuori tempo massimo, è tutto vero. I due, 35 anni lui e 28 lei, gestiscono insieme un rifugio montano e si sono sposati sul serio davanti alla sede dell’Anpi di Montignoso, in provincia di Massa-Carrara.
“Un gesto che dona speranza – ha detto il sindaco Gianni Lorenzetti presente alle nozze – la scelta di questi ragazzi così giovani è da ammirare e vedere tanta gente riunirsi spontaneamente è davvero meraviglioso”. Secondo il primo cittadino questa geniale trovata “vuol dire che c’è ancora il coraggio di portare avanti quei valori di libertà e di democrazia che sono nati proprio dall’antifascismo”. Tranquilli, anche in questo caso è tutto vero, è quanto dichiarato a Il Tirreno dal sindaco.
I nuovi partigiani
Il matrimonio ovviamente è stato celebrato alla presenza di amici e parenti, ma non solo. Hanno partecipato anche alcuni rappresentanti politici ed era aperto a “tutti coloro che si riconoscono in quei valori di lotta e libertà portati avanti dai vecchi e dai nuovi partigiani”. Non siete abbastanza sazi di sparate surreali? Nessun problema, i due “coraggiosi portatori di libertà” hanno pensato a tutto, pure a spiegarci il motivo del loro gesto.
“Siamo entrambi nipoti di partigiani – ha detto lo sposo – crediamo di essere antifascisti ancor prima che cittadini, e la decisione di sposarci qui, davanti all’Anpi, l’abbiamo presa prima di organizzare tutto il matrimonio. E’ un ringraziamento verso tutti i partigiani che hanno combattuto e hanno permesso a tutti noi di vivere in libertà e speriamo possa essere un messaggio anche per altri”. La mobilitazione antifascista degli ultimi mesi prosegue così a gonfie vele, arrivando a toccare picchi mai visti. Avanti così, senza temere di cadere nel ridicolo.
Eugenio Palazzini
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