Ravenna, 20 lug – Per un islamista che “pesca il jolly” e riesce nel suo intento di fare la strage con decine di morti, ce ne sono tanti che, quasi giornalmente, non sono altrettanti efficienti e le cui gesta trovano solo qualche eco in trafiletti di cronaca. È il caso del muratore albanese di 28 anni che ha sparato un colpo di pistola in un parco pubblico di Ravenna e aveva altri quattro proiettili nell’arma. L’uomo è stato arrestato domenica dalla polizia.
Di fede musulmana, frequentatore di una moschea, nelle pareti della camera dove vive sono state trovate scritte in albanese come “Allah è grande”. Interrogato dagli inquirenti, l’uomo non ha dato giustificazioni sul perché avesse con sé una pistola rubata, una Smith & Wesson, che invece ha detto di aver acquistato. Pare che nell’ultimo periodo avesse manifestato un certo disagio e che alcuni amici gli avessero consigliato di leggere il Corano.
Il Gip di Ravenna, pur non convalidando l’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo, accusato di porto e detenzione di arma da fuoco e ricettazione. Copia degli atti sarà trasmessa all’antiterrorismo di Bologna, coordinata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. Il clima, in tutta Europa, si fa sempre più teso.
Roberto Derta