Roma, 9 nov – Montello Fratoni era già morto una volta, o almeno così credevano tutti. Il leone era scomparso nella sabbia infuocata di El Alamein, laggiù in Egitto. Aveva appena vent’anni e risultava tra i caduti di una battaglia che passerà alla storia come il simbolo del coraggio italiano. Troppo spesso messo in discussione, quel coraggio, svenduto al mercatino delle pulci da una narrazione vigliacca che dà del vigliacco a chi vigliacco non lo sarà mai. Dissacrato da una storiografia obnubilata da un’ideologia antinazionale che continua a sputare, in preda al più ottuso masochismo, su qualsivoglia eroismo tricolore.
E’ morto l’ultimo leone di El Alamein
Montello Fratoni non era morto, era sopravvissuto allo scontro e poi fatto prigioniero. Internato in un campo di prigionia in Algeria, riuscì a tornare in Italia a guerra finita. “In verità era sopravvissuto, da carrista, a quella terribile battaglia. Ma venne fatto prigioniero dagli inglesi e trattenuto in Algeria in un campo di prigionia gestito dai francesi. Per tutti, qui alla Spezia, era morto in battaglia. Era partito per fare la leva a 19 anni ma nel frattempo era scoppiata la guerra, così era rimasto coscritto. E’ tornato a casa che ne aveva 27 di anni”, racconta il figlio Bruno Fratoni. “Raccontava che rimase davanti alla porta della casa dei suoi genitori per lungo tempo. Aveva paura a bussare, di non far venire un crepacuore a tutti. Alla fine fermò un passante per chiedergli se i Fratoni abitassero ancora lì e si fece coraggio”.
Montello Fratoni – nato a La Spezia nel 1919 – è morto ieri, davvero. Avrebbe compiuto 102 anni il prossimo 12 novembre. Soltanto un anno fa gli amici muscolai (i miticoltori locali) della città ligure lo avevano festeggiato, perché da tutti era considerato un uomo gentile, carismatico e profondamente innamorato del mare.
Alessandro Della Guglia
2 comments
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L’Italia è piena di eroi ormai dimenticati da questa ipocrisia catto comunista che pervade ormai il Paese. Mio padre era a Cassino proprio quella notte, partecipò alla X Mas per tenere unito il Triveneto all’Italia, invece abbiamo italiani che rinnegano, chi a posto la sua vita in gioco per difendere questo Paese