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Social e plusvalenze: il (doppio) caso Osimhen scuote il Napoli

by Marco Battistini
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Napoli plusvalenze

Roma, 27 sett – Avvio claudicante, nervosismo diffuso, grane “virtuali”, nubi giudiziarie. Se non bastasse un principio di campionato tutt’altro che esaltante – otto punti in cinque gare e voci di un possibile esonero sulla testa di Rudi Garcia – nelle ultimissime ore il doppio caso Osimhen ha (inevitabilmente) scosso tutto l’ambiente che ruota intorno alla Napoli calcistica. Che sotto al Vesuvio non si respirasse più l’aria frizzante dell’ultima, scudettata primavera lo si poteva comunque intuire dalle seccate reazioni di Kvaratskhelia e dello stesso centravanti nigeriano in occasione delle ultime uscite di campionato – a Genova e Bologna, in entrambi i casi polemiche nate per la gestione delle sostituzioni. Purtroppo a disturbare i pensieri dei tifosi azzurri non ci sono solamente questioni tecniche. Ma andiamo con ordine.

L’accusa di falso in bilancio

La prima notizia – rimbalzata ieri sul sito della Gazzetta dello Sport – è quella che riguarda l’iscrizione nel registro degli indagati, da parte dei pm della procura di Roma, per il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis. L’indagine riguarda presunte plusvalenze fittizie, l’accusa rivolta al famoso produttore cinematografico è quella di falso in bilancio.

Sotto la lente d’ingrandimento del pubblico ministero ci sono quindi i settantuno milioni che – tra liquidità e contropartite – la società campione d’Italia ha versato nel 2020 ai francesi del Lilla a fronte del tesseramento di Osimhen. In particolare l’obiettivo sarebbe sulla valutazione dei giovani Liguori, Manzi e Palmieri nonché dell’ex portiere Karnezis (nel frattempo il greco ha appeso i guanti al chiodo), valutati nel loro insieme quasi un terzo del sopracitato totale. A suo tempo fu la Covisoc – all’interno di un cerchio più grande comprendente un’altra sessantina di trattative – a segnalare la possibile irregolarità alla Procura federale: i ragazzi del vivaio infatti non hanno mai varcato l’arco alpino, scendendo al contrario in terza e quarta serie. Il fascicolo, trasmesso dalla Procura di Napoli, riguarda proprio l’acquisto, nel suo insieme, del capocannoniere uscente. Un atto dovuto – precisa sempre la rosea – un caso che comunque la giustizia sportiva ha già provveduto ad archiviare nell’aprile 2022 data l’occasionalità dell’operazione.

Osimhen, il video della discordia

A movimentare, sempre in senso negativo, la vigilia azzurra della sesta giornata – questa sera Di Lorenzo e soci ospiteranno l’Udinese – ci ha pensato su Roberto Calenda, agente dello stesso attaccante. Osimhen non avrebbe infatti gradito un video apparso sul canale Tik Tok della società – poi prontamente rimosso – e ritenuto dal procuratore non accettabile. Le sequenze della discordia altro non sono che una semplice canzonatura circa la capigliatura e il rigore ultimamente sbagliato dal nigeriano. Ma nel suo cinguettio l’agente Fifa ha rincarato la dose: “un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali”. Nella notte intanto il numero nove – il cui contratto scade nel 2025 – ha provveduto a cancellare ogni riferimento azzurro dalla sua pagina Instagram: mentre scriviamo non ci risulta che la società abbia preso alcuna posizione in merito.

Napoli: palla…al campo

Se sul filone delle plusvalenze i legali del Napoli fanno trasparire una certa tranquillità, la seconda grana sembra preoccupare maggiormente l’ambiente partenopeo. Il nervosismo mostrato da Osimhen nell’uscita felsinea – un plateale gesto con il quale “consigliava” a Garcia l’utilizzo delle due punte – è stato, in un certo senso, premonitore. Per fortuna questa sera si gioca e il ventiquattrenne di Lagos dovrebbe essere – il condizionale a questo punto è d’obbligo – al proprio posto, terminale offensivo tra Kvara e Politano. Chissà come reagirà il Maradona: nel calcio al tempo dei social d’altronde tutto corre veloce. Forse troppo, o forse no. Una rete, magari accompagnata da un’altrettanto vitale vittoria, potrebbe farci vedere il caso da una prospettiva (leggermente) diversa.

Marco Battistini

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