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Nations League, Italia-Israele fa rima con continuità

by Marco Battistini
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Roma, 15 ott – Terzo successo in quattro partite, nuovo corso che ad ogni modo – ovvero al netto del punto generosamente concesso al Belgio – ha visto gli azzurri ripartire con il piede giusto. Vince e convince (crea senza mai soffrire) la nostra nazionale, Italia-Israele finisce 4-1. Un’affermazione utilissima anche in ottica sorteggio delle qualificazioni al mondiale.

Prima frazione: azzurri discreti, serve l’episodio 

Qualche cambio contro l’ultima del gironcino. Tra i pali si rivede Vicario (alla terza presenza) mentre dietro si continua con il doppio regista. In mezzo Fagioli vince il ballottaggio su Ricci. Spalletti opta per il classico davanti: Raspadori affianca il confermato Retegui.

Il primo squillo è degli ospiti, con Gloukh che ruba palla a Fagioli e prova dalla distanza. Poi dopo un tentativo da fuori di Raspadori l’Italia inizia a lavorare le sue solite trame. Meglio a sinistra che a destra, dove tra Cambiaso e Frattesi qualche meccanismo si inceppa. Tonali e Retegui intanto centrano Glazer da ottima posizione: l’avanti atalantino in area è una costante, ma pecca di precisione. Ci vuole l’episodio, arriva al 38’. Proprio l’ex milanista si guadagna un rigore solare, massima punizione trasformata alla perfezione dal nostro numero nove.

Italia-Israele, il secondo tempo

Al rientro dagli spogliatoi l’Italia continua a fare la partita. Fuori Fagioli (lo juventino può fare di meglio) dentro Ricci in cabina di regia. Minuto 53. Punizione dal lato corto scodellata nel mezzo da Raspadori, capitan Di Lorenzo ci mette la testa e raddoppia. Il ritmo cala e l’ormai solita dormita difensiva permette alla selezione israeliana di tornare in gara. Direttamente da calcio d’angolo: Vicario – troppo morbido sul blocco (involontario?) di un avversario – buca l’uscita mentre Dimarco, posto sul secondo palo, si fa sorprendere dalla parabola di Abu Fani. 

Pochi giri di lancette e l’interista ad ogni modo si fa perdonare. Calafiori, spalle alla porta, lavora un pallone da centravanti navigato, apre per l’esterno sinistro che trova Frattesi a centro area per il 3-1. C’è quindi tempo per la terza generazione azzurra della dinastia Maldini. Daniel, all’esordio assoluto come Lucca, da pure il via all’azione che porta Di Lorenzo alla doppietta personale

La situazione del gruppo 2

Un occhio interessato ai prossimi avversari: mentre i nostri regolavano senza problemi la selezione di Ben Shimon,  al Re Baldovino di Bruxelles – l’Heysel, per intenderci – la Francia passava sui padroni di casa del Belgio (1-2 il finale).

La classifica del gruppo 2 oggi recita: Italia 10, Francia 9, Belgio 4, Israele 0. Le prime due passano ai quarti di Nations League e si assicurano la prima fascia nel sorteggio per la qualificazione al mondiale 2026. In soldoni ci manca un punto.

Appuntamento a novembre, quando gli azzurri dovranno difendere il primato del girone. Prima nel suddetto capoluogo fiammingo, poi  contro i vice campioni del mondo nel teatro amico di San Siro. Iniziano gli esami di maturità: al di là del peso specifico della competizione un bel banco di prova per questa giovane nazionale.

Marco Battistini

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