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Vivere a tempo di musica: le regole del benessere secondo la scienza

by La Redazione
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Siamo alla continua ricerca di nuovi modi per stare bene con noi stessi, per vivere al meglio la quotidianità e riuscire rapidamente a evadere da quegli stati di malinconia e monotonia che spesso si accompagnano alla routine in tutte le stagioni. La via di fuga perfetta ci viene offerta dalla musica, che con le sue infinite sfaccettature è sempre in grado di interpretare quelli che sono i nostri bisogni più nascosti e le nostre particolari emozioni.

Quando si ascoltano i brani del cuore, il cervello si adopera nel rilascio di dopamina – un ormone fondamentale per la felicità – ma il gesto di premere il tasto ‘play’ si configura come decisivo anche durante l’attività fisica. Ricerche hanno dimostrato come vi sia uno stretto legame – e un effetto estremamente positivo – della musica durante le fasi di running: chi indossa le cuffie è infatti generalmente in grado di correre più velocemente.

Nel caso in cui ci si trovi in una situazione di stress emotivo, legata al lavoro o allo studio ma anche alla sfera della vita di coppia, l’ascolto della musica si rivelerà ancora particolarmente utile per ridurre i livelli di cortisolo (è l’ormone dello stress).

I benefici e l’importanza di saper suonare uno strumento

Abbiamo fatto accenno ai benefici dell’ascolto di musica, ma anche essere in grado di suonare uno strumento musicale offre una lunga serie di vantaggi. Il sistema immunitario esce infatti rafforzato da una simile attività, poiché viene incrementato il numero delle cellule che si dimostrano attive nel contrasto ai malesseri. Imparare a destreggiarsi tra gli accordi chitarra, per esempio, risulterà particolarmente utile per potenziare le personali capacità espressive e comunicative attraverso un linguaggio non verbale. La personale autostima ne uscirà allo stesso tempo rafforzata: suonare (e parlare) in pubblico smetterà presto di essere un tabù.

L’ascolto della musica – quella classica ma non solo naturalmente – è anche in grado di favorire il relax serale. Dedicarsi a una sessione immersiva di almeno mezz’ora prima di andare a letto può essere utile a favorire il sonno buono e ristoratore: una bella e sana alternativa ai medicinali e altri prodotti che possono contenere composti chimici. C’è poi anche chi si dedica all’ascolto dei rumori bianchi (vento, pioggia e suoni del mare) per un’estraniazione totale. A dire il vero questi ultimi risultano particolarmente utili alla concentrazione anche durante il giorno, soprattutto per quanto riguarda l’orario di lavoro.

Entrare in connessione con gli altri e migliorare l’umore

E’ innegabile che l’ascolto di musica abbia un effetto immediato e benefico sull’umore. Consente inoltre di entrare in connessione con gli altri, condividendo una passione purissima. Non esiste un modo corretto o più giusto di dedicarsi all’ascolto della musica o al suo studio: è personale. E’ un passatempo al quale è bene dedicarsi sempre negli anni, che può offrire un metodo di studio e soprattutto può contribuire a fortificare alcuni fattori come quelli legati al mantenimento della memoria. Con il passare degli anni e l’avanzare dell’età anche questo aspetto ricoprirà un’importanza sempre più cruciale.

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