Roma, 24 ago – Lo Zambia sta attraversando un periodo difficile, non solo per la siccità che sta creando danni enormi all’agricoltura, ma anche per via del debito estero il cui pagamento pesa come un macigno sulle casse dello Stato. Per uscire da questa difficile situazione il governo punta ad aumentare la quantità di rame estratta dalle sue miniere.
Zambia e rame “da esplorare”
Nel 2023 in Zambia la quantità di rame estratta è stata pari a 698.556 tonnellate, il livello piu’ basso degli ultimi 14 anni dovuto ai cambiamento normativi che hanno disincentivato le compagnie dall’investire nella scoperta di nuovi giacimenti e nel maggior sfruttamento di quelli esistenti ma adesso il governo vuole correre ai ripari e punta a offrire incentivi alle società minerarie per aumentare le esplorazioni, così da scoprire nuovi depositi.
A tal fine il governo punta a portare la produzione di rame a un milione di tonnellate all’anno per il 2027 e a 3 milioni all’anno per il 2031, così da coprire la crescente domanda di questo metallo, molto richiesto per via della transizione energetica e trarre cosi vantaggi economici.
Gli interessi stranieri
Sono diversi gli investitori stranieri interessati a investire in Zambia: tra questi sono da segnalare la società emiratina International Resource Holdings che ha acquistato la miniera di Mopani e la Kobold Metals, una società che ha tra i suoi azionisti Bill Gates, e che punta a investire 2.3 miliardi di dollari per aprire una nuova miniera di rame.
Giuseppe De Santis