Quali sono gli alchemici ingredienti per creare un buon evento di sport da ring? Innanzitutto un luogo dove ogni singolo centimetro di terra, ogni oggetto che incontriamo trasuda ed emana emozioni e sensazioni legate agli sport da combattimento. Poi una organizzazione rodata che riesca a coniugare le esigenze degli atleti ed allenatori con i servizi da garantire al pubblico che dovrà godersi lo spettacolo. Inoltre un gruppo di allenatori e gruppi sportivi legati, oltre che dalla comune passione per questi sport, dalla stessa etica, fatta di competizione, agonismo, rispetto e correttezza. Ed anche una squadra arbitrale che riesca, con il massimo grado di professionalità possibile, a far rispettare il regolamento senza per questo sconfinare nel protagonismo esasperato. Infine dei combattenti laboriosi e determinati a mettersi in gioco entrando nell’arena, dando così corpo in maniera letterale al comando “vita est militia”, che dimostrino il loro valore sul ring senza risparmiarsi nella continua lotta che contraddistingue questi fascinosi sport, ma, una volta suonata la campanella, siano pronti a riconoscere il loro reciproco valore con un abbraccio che racchiude in se molto più che tanti discorsi.
Ecco i semplici ingredienti dell’evento X-Tra Round, giunto così alla sua undicesima edizione. Edizione che, come di consueto, elargisce spettacolo e dispensa valori. Numerosi gli incontri che hanno accompagnato il pubblico presente, dal pugilato tradizionale fino al moderno K-1, passando per l’ancestrale Muay Thai.
Alcuni incontri hanno sicuramente fornito maggiore spettacolo per gli altri. Per iniziare un plauso d’obbligo va fatto agli esordienti, soprattutto negli incontri declinati al femminile, in cui, nonostante l’inesperienza delle giovani combattenti, mai si è sceso nella baraonda e nella scompostezza. Per la serie, attenti a queste donne.
Dal punto di vista della ottima simbiosi tra tecnica, rapidità e bellezza stilistica grandi interpreti sono stati i romani Alessandro Santilli e Fabio Said, che combattevano nel K-1 a 63kg. Dimostrazione esemplare contro i presunti “soloni” che amano predicare solo su una presunta violenza bruta, e che addirittura ottengono spazi persino sul più famoso giornale sportivo italiano, ma non scendiamo in ulteriori polemiche. Il pareggio, che forse al primo rimane un po’ stretto, può dirsi un risultato tutto sommato giusto.
Altro match di grande livello, questa volta dal punto di vista di cuore e potenza quello negli 80kg nel K-1 tra Marco Martino e Nicola Severi. Robuste fisicità ed esplosive combinazioni per un incontro con andamento inversamente proporzionali tra gli atleti, con il secondo che parte molto bene e cala nel finale, arrivando sfinito e subendo gli affondi del primo. Anche in questo caso il pareggio è risultato il miglior verdetto.
Nel match di Muay Thai invece, un giovane Antonio Costagnola deve arrendersi nella seconda ripresa ad una micidiale gomitata da parte del talentuoso Luca Falco, il quale, condito anche da una buona dose di strafottenza, riesce nella sua opera di logoramento e ottiene il bottino pieno.
Nella sfida internazionale, al peso di 56kg nelle regole del K-1, tra l’italiana Rosy Avagliano contro la nederlandese Pinar Browler, nonostante un inizio caratterizzato da bordate di braccia da parte dell’olandese, nel corso del combattimento la nostra Rosy è riuscita a trovare il cosiddetto bandolo della matassa, complice anche del poderoso calo fisico della sua avversaria, e a vincere ai punti.
Il match finale anche questa volta incarna i dolci lineamenti femminili. Si scontravano infatti la principessa della Pro Fighting Roma Arianna Salatino opposta alla sicula Verdiana Geraci, che incrociavano tibie guantoni e ginocchia nelle regole del K-1 al peso di 54kg. Nonostante un match forse sotto le nostre aspettative un po’ troppo impreciso e mai davvero efficace nei colpi, sulla base anche delle loro precedenti esperienze, Arianna porta a casa la vittoria ai punti con il minimo sindacale.
Concludiamo segnalando i prossimi appuntamenti con il mondo degli sport da ring, che giorno dopo giorno sono essere sempre più popolari, grazie a tutta una serie di motivi tra cui la qualità degli eventi e il buon livello degli atleti. Bologna sarà il palcoscenico dell’evento “Gladiatori”, anch’esso storico appuntamento emiliano e nazionale con la grande Kickboxing, in cui è stato già annunciato tra gli altri la supersfida tra Davide Armanini e Saro Presti, futuro e presente che si scontreranno.
A dicembre a Roma è stato già annunciato “Invictus Arena 14”, galà internazionale che ospiterà l’incontro di K-1 tra Alessandro Campagna, uno dei pochi italiani ad aver combattuto nel Glory opposto a Marco Pique, fighter dalla notevolissima esperienza e dalla tecnica sublime.
Lorenzo Mosca