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Via D’Amelio come Ustica: sapremo mai la verità?

by Stelio Fergola
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borsellino

Roma, 12 lug – L’ultima novità risiede nella denuncia della famiglia Borsellino alla presidenza del Consiglio e al Viminale. Perché il depistaggio di cui sono stati accusati quattro agenti di polizia sulle indagini circa la strage che tolse la vita a Paolo Borsellino ormai 32 anni, è incancrenito nella cocienza pubblica, e non solo in quella della famiglia di una delle vittime. Via D’Amelio come Ustica, verrebbe da pensare. Perché la verità sembra un miraggio in entrambi i casi e probabilmente lo sarà, sebbene le due circostanze abbiano in comune, ovviamente, solo questo aspetto.

La denuncia della famiglia Borsellino

Tutto è avvenuto durante l’udienza preliminare tenutasi a Caltanissetta: sotto gli occhi di tutti, i quattro agenti accusati di depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. I figli di  Borsellino hanno chiesto di costituirsi parte civile ma  questo è il dato più scontato. La “discontinuità” sta nell’aver sollecitato apertamente come responsabile sia la presidenza del Consiglio dei ministri che il ministro dell’Interno. Richiesta simile quella fatta dal fratello del giudice. Insomma, tutta la famiglia Borsellino contro le istituzioni. Il che ci porta a considerazioni fredde, tristi ma forse ineludibili.

Via D’Amelio come Ustica? Quasi

Ovviamente i due casi sono molto diversi sia per caratteristiche che per dinamiche. Il vero punto in comune tra le due sta nel fatto che difficilmente si avrà una risposta alle domande. Questo perché, banalmente, coinvolgono le autorità. Il fatto che via D’Amelio sia il prodotto di una possibile azione dei servizi segreti sembra sempre più il segreto di Pulcinella, allo stesso modo ormai nessun pazzo potrebbe anche solo immaginare che a Ustica il volo Itavia non sia stato abbattuto da un soggetto volante esterno (francese, statunitense o libico che sia). Entrambe le storie coinvolgono, insomma, chi sta in alto. E sulla strage palermitana lo stesso fatto che ci siano sospetti su agenti riguardo depistaggi la dice lunga: perché depistare, se non a seguito di una sollecitazione avvenuta a livello di intelligence? Quanto meno, questo è ciò che il semplice ragionamento suggerisce.

Per il resto, le differenze superano le similitudini: Ustica è il frutto di un’ingerenza straniera sulla nostra sovranità, via D’Amelio una questione – per lo meno da tutto ciò che emerso in oltre trent’anni – esclusivamente interna alla società e alla politica italiane.

Stelio Fergola.

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