Roma, 30 ago – Fermi tutti, parla Luca Bottura, e c’è da prestare attenzione perché quasi certamente ha scovato dei fascisti nascosti. Molto nascosti, perfino inesistenti. Dettagli, per i partigiani del 2024, sempre vigili e sempre all’erta, che la marcia su Roma è in agguato ed è meglio essere prudenti. L’ultimo delirio del giornalista merita di essere raccontato.
Bottura, all’armi son fascisti!
Il signor Bottura ha scovato i fascisti in un marchio di abbigliamento sportivo. Il che forse lo rende superiore, come cacciatore si intende, a quell’altro genio di Paolo Berizzi. Il marchio d’abbigliamento si chiama “Decima Legio”, e il torto sarebbe quello di produrre tute anche di colore nero, una tonalità effettivamente sconosciuta nel mondo dello sport, di conseguenza perché mai non dovremmo rizzare le antenne e accompagnare il nostro eroe nella sua operazione di denuncia? Comunque, il terribile marchio sulla terribile tuta era stato indossato da Renzo Furlan, allenatore di Jasmine Paolini, durante la vittoria della tennista contro Karolina Pliskova negli U.S. Open. La Paolini, definita dallo stesso Bottura, “la migliore tennista italiana”, sarebbe stata infangata insomma da un marchio e da un colore che esiste da sempre. È una storia di una bellezza disarmante.
Pioggia di critiche
“Vedete fascisti ovunque”, “fossi nell’azienda vi denuncerei”, piovono insulti e critiche sotto il post di Bottura. Il quale mica s’arrende, ma risponde pure a tono: “Magari, ho bisogno di farmi la macchina nuova”, o qualcosa del genere. Le critiche vogliono dire anche che, in tutta franchezza, la gente comincia ad essere stufa. Non tanto dell’idiozia, forse, ma dell’ossessione oltre ogni limite del ridicolo. Ripensandoci è molto difficile scegliere tra Bottura e Berizzi. Sono due fuoriclasse assoluti della caccia al fascista, ma insomma, chi primeggi è un nodo che solo i posteri potranno sciogliere. Noi intanto diciamo a chiare lettere che non siamo d’accordo con le critiche degli utenti X. Per noi Bottura deve continuare nlla sua caccia irresistibile. La vita è già troppo noiosa e piena di affanni: ridere è necessario. Dunque, grazie Luca! Ti vogliamo bene. Continua così che sei fantastico, e ci raccomandiamo: non cancellare mai un capolavoro simile dalla tua pagina.