Washington, 27 lug – La guerra di Donald Trump contro le delocalizzazioni produttive non si ferma. Dopo gli attacchi alla Cina a suon di dazi, questa volta il presidente se la prende con uno dei simboli dell’economia americana contemporanea: Apple.
Apple: “Esentateci dai dazi”
Il colosso di Cupertino, gigante della Silicon Valley, pochi giorni fa aveva ufficialmente chiesto di essere esentata dall’applicazione dei dazi doganali al 25% imposti dall’amministrazione sui prodotti importati dalla Cina. Pur senza nominarlo implicitamente, Apple si riferiva al Mac Pro, il computer/workstation più potente della “mela”, attualmente realizzato in Texas ma il cui nuovo modello è destinato a venir prodotto e assemblato oltreoceano.
La scelta di localizzare in Cina la nuova linea, spiegano dall’azienda, non risponde solo all’esigenza di tagliare i costi. Vi sarebbero infatti anche motivazioni di natura tecnica: complice proprio il trasferimento dalle parti di Pechino di numerose produzioni, negli Stati Uniti non si è mai creata quella “catena” di fornitura che può offrire gli speciali componenti (spesso pezzi fatti su misura) che Apple chiede.
Trump risponde: “Producete in America”
La richiesta, tuttavia, è stata rispedita al mittente. Lo ha fatto lo stesso Trump, con uno dei suoi famosi cinguettii: “Ad Apple non sarà accordata alcuna esenzione doganale per le componenti del Mac Pro realizzate in Cina”. E aggiunge: “Se non volete i dazi, producete in America“.
Filippo Burla
3 comments
non mi è particolarmente simpatico trumph…
ma in questa cosa ha ragionissima.
Ormai sono lontani i tempi in cui la Apple era una seria azienda informatica.
[…] https://www.ilprimatonazionale.it//economia/trump-apple-dazi-producete-america-125814/ […]