Roma, 6 nov – Israele sta compiendo una carneficina a Gaza. Lo dicono i numeri, clamorosi, dall’attacco di Hamas contro gli israeliani che ha prodotto intorno alle 1500 vittime, hanno seguito settimane di bombardamenti e attacchi senza sosta con un bilancio ben più pesante, che viaggia spedito verso i 10mila morti. Di cui per metà bambini. Non c’è obiettivamente paragone e non si può considerare una semplice “risposta militare” ne di “obiettivi terroristici”, a meno di non essere davvero ingenui.
Israele, sterminio a Gaza
Si può parlare solo di sterminio, viste le differenze proporzionali spaventose. E ci interessa molto poco delle continue comunicazioni governative di Tel Aviv su questo o su quell’obiettivo militare o “di Hamas” comunicato. La verità è che l’esercito israeliano attacca Gaza senza distinzioni, uccidendo qualsiasi cosa gli si para davanti. È l’amara realtà, come è amaro il doppiopesismo dell’Occidente, che in qualsiasi altra situazione simile ma proveniente da parti “scomode” si comporterebbe con la solita, ipocrita indignazione. Si pensi solo al massacro di Bucha, in Ucraina, peraltro stracolmo di dubbi. Ebbene, a Gaza ci sono tante Bucha, non una sola e – a differenza del caso del conflitto tra Kiev e Mosca – non esiste neanche il minimo dubbio. Anche perché si tratta di Bucha quotidiane, senza sosta, non di un caso singolo indagabile e dibattuto. Ma ci si guarda bene dal dire le cose come stanno. A parte l’eccezione di qualche rappresentante governativo che peraltro, pur parlando in modo “quasi aperto”, procede con i piedi di piombo.
Perfino Tajani non può negarlo: “Troppe vittime civili”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato costretto ad ammetterlo: “Abbiamo chiesto con forza a Israele di colpire solo le centrali terroristiche e i luoghi da dove partono i missili” e “dare la possibilità alla popolazione civile di stare fuori dalla guerra. Purtroppo non sempre accade e ci sono troppe vittime civili”. “Purtroppo”, come se fosse una specie di sfortunata disgrazia e non la decisione deliberata di un intero sistema di potere. Ma dell’ipocrisia del nostro universo, purtroppo, siamo ben consci.
Stelio Fergola