Roma, 17 giu – Una vita passata a tentare di smarcarsi dalle banalità, per poi finirci dentro di testa. Non è sicuramente la prima volta, ma Travaglio ci regala un’altra delle sue. Questa volta il bersaglio non è Berlusconi, né chi attacca i giudici, ma…la nazionale italiana di calcio.
“L’Italia ad Euro2016? Come sempre gli tiferò contro, terrò fede alla mia tradizione“, ha spiegato Travaglio ai microfondi di Un giorno da pecora, trasmissione su Radio2 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Perchè questa tradizione? “Non mi piace la retorica patriottarda falsa e fasulla“, continua il direttore de Il Fatto Quotidiano, in uno slancio da aspirante per quanto improbabile statista e fustigatore di costumi. Ai giocatori azzurri impegnati nella rassegna continentale augura “invece tutto il meglio”, mentre è netto il giudizio sul ct Antonio Conte: “Mi piaceva come calciatore, da allenatore è troppo arrogante”.
3 comments
Sto cazzi!
Pubblicare un articolo su questo coxxxxxe è solo pubblicità per lui.
Sono d’ accordo. Aggiungo di ritenere impossibile, per il buon travaglio, riuscire a “smarcarsi” dalla banalità in quanto si tratta di una cosa che lui ha proprio dentro.