Roma, 26 mag – Sarebbe stata rintracciata in Spagna, nel porto di Valencia, “Fiamma Nera”, l’imbarcazione appartenuta a Benito Mussolini sequestrata nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza di Roma, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.
Dopo essere stata acquistata nel 1935 dal gerarca Alessandro Parisi Nobile, la barca (un due alberi varato per il Barone Von Dazur Hannover nel 1912 con il nome di “Konigin II”) fu donata al Duce. La leggenda narra che a bordo dell’imbarcazione il Duce si incontrasse con Claretta Petacci. Poi, nel 1943, fu affondata dal proprio armatore per impedire che cadesse in mano ai tedeschi e successivamente recuperata e restaurata ad opera del conte Sereni e rinominata “Serenella”. Recentemente era stata ormeggiata a Fiumicino per essere utilizzata come nave scuola del Circolo della Vela di Roma. Nel 2002 prese parte alle Vele d’Epoca di Imperia e venne noleggiato dal Cts Ambiente per una campagna di monitoraggio delfini nel Mare Tirreno. Sino all’ultimo restauro (2006-2010).
Dopo una serie di passaggi di proprietà e vari cambi di denominazione, la Konigin II è stata infine acquistata da una delle società sottoposte a sequestro, le cui quote, inizialmente intestate al figlio dell’imprenditore destinatario del provvedimento di sequestro, sono state successivamente trasferite ad uno dei “prestanome”. L’uomo ha subito un anno fa un maxisequestro per svariati milioni di euro, nell’ambito di un’indagine sui suoi collegamenti con le cooperative di Buzzi. Tra i beni sequestrati e affidati alla gestione dell’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale, figurano alcuni immobili concessi in locazione alla cooperativa “Domus Caritatis”, nonché al consorzio di cooperative sociali “Eriches 29” di Salvatore Buzzi. La barca che fu di Mussolini faceva parte dell’ingente patrimonio sequestrato, ma solo in queste ore è stata rintracciata e riportata in Italia, non senza qualche disguido a causa di alcuni problemi burocratici. Ieri sera la “Fiamma Nera” è tornata finalmente a Roma, nel Porto Turistico di Ostia.
Roberto Derta